HomeEvidenzaNoiPA: 3° Cedolino con Arretrati da 2.600€ esigibili dal 16 maggio

NoiPA: 3° Cedolino con Arretrati da 2.600€ esigibili dal 16 maggio

In questo mese di maggio 2024 una particolare categoria di dipendenti potrà avere fino a tre cedolini di stipendio. Il terzo cedolino conterrà arretrati superiori a 2.600 euro e il netto è già visibile su NoiPA che ha già stabilito (provvisoriamente) la valuta al giorno 16 maggio.

Fino a tre cedolini per gli Ispettori del Lavoro

NoiPA, da circa un mese, aveva calcolato gli arretrati che sono finalmente stati erogati con emissione speciale con valuta al 16 maggio.

Gli Ispettori del Lavoro – e con essi pure il personale amministrativo dell’INL – potrebbe avere, nel mese di maggio, fino a tre cedolini:

  • emissione ordinaria;
  • cedolino dell’emissione straordinaria “bonus mamma”;
  • emissione straordinaria della perequazione dell’indennità di amministrazione.

Il cedolino con valuta 16 maggio riguarda il terzo caso che abbiamo elencato.

Ecco il cedolino con gli arretrati pagati il 16 maggio

Abbiamo quindi provveduto alla simulazione del cedolino con gli arretrati:

L’arretrato riguardava i circa 4 mila dipendenti dell’Ispettorato Nazionale del Lavoro ai quali è stata ricalcolata l’indennità di amministrazione dall’anno 2020 al 2022.

Il DPCM 23 dicembre 2021 aveva previsto l’armonizzazione dell’Indennità di Amministrazione per tutto il personale delle Funzioni Centrali.

Gli arretrati erano stati liquidati tutti i dipendenti ministeriali ma gli ispettori del lavoro erano rimasti escluso in quanto, nel frattempo, erano transitai dai ruoli del Ministero a quelli dell’Ispettorato trasformato in Agenzia e la perequazione non era prevista per le Agenzie.

Gli ispettori del lavoro non sono più la “cenerentola” della Pubblica Amministrazione

Con l’applicazione della “perequazione“, gli ispettori del lavoro raggiungono finalmente la parità con gli altri dipendenti pubblici.

L’obiettivo è stato raggiunto con una lunga battaglia legale per avere il riconoscimento degli arretrati.

Dopo due anni di ricorsi nei tribunali di tutta la Penisola, finalmente l’Ispettorato Nazionale del Lavoro ha trovato le risorse per il pagamento della perequazione a tutto il personale.

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