Manca meno di un mese alla scadenza del divieto di licenziamento imposto per legge. In assenza di un ulteriore intervento del Governo, dal 18 agosto potrebbe aprirsi una crisi sociale, che farebbe da seguito a quella sanitaria e poi economica, di dimensioni non preventivabili.
E così presso il Ministero del Lavoro sono al vaglio dei tecnici diverse ipotesi su come gestire questa situazione. Sulla versione on-line del quotidiano Il Mattino si legge che il Governo, in vista del nuovo decreto, attribuisce al tema un’attenzione particolare, vista la delicatezza, ma che:
“l’esecutivo intende affrontare in modo differenziato: non potranno allontanare i lavoratori le imprese che ricevono nuova cassa integrazione, mentre i licenziamenti saranno possibili per le imprese che chiudono”.
Dunque secondo il giornale napoletano il Governo avrebbe maturato la convinzione di rimuovere il divieto di licenziamento almeno per una parte delle aziende, certamente per quelle che decidono di chiudere che potranno licenziare applicando le regole ordinarie in caso di recesso dal rapporto di lavoro.
