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INPS, 21 maggio: a che punto è con Bonus Nido, NASpI e DS Agricola?

Oggi 21 maggio INPS è a lavoro su tre particolari prestazioni: la NASpI e il Bonus Nido di cui si attendono nuovi pagamenti la prossima settimana, e la disoccupazione agricola, i cui accrediti ancora devono cominciare.

Vediamo a che punto è l’Istituto di Via Ciro il Grande.

Bonus Nido, importi INPS quando arrivano?

In queste ore sono in corso nuove lavorazioni del Bonus Nido. Sui Fascicoli Previdenziali dei beneficiari, infatti, da un momento all’altro potrebbero apparire nuove date di accredito. I beneficiari sono di due tipi:

  • genitori di figli sotto i 3 anni che frequentano l’asilo nido, pubblico o privato;
  • genitori di figli sotto i 3 anni affetti da gravi patologie croniche che necessitano di assistenza sanitaria domiciliare.

Il Bonus Nido è il rimborso delle rette di frequenza nel primo caso e delle spese sanitarie nel secondo caso. INPS lo riconosce previa domanda. L’importo del rimborso varia da 1.500 a 3.000 euro, a seconda dell’ISEE Minorenni.

Disoccupazione agricola, INPS ha “chiuso” le domande

In questi giorni INPS è alle prese anche con le lavorazioni e la presa in carico delle domande di un’altra prestazione: l’indennità di disoccupazione agricola.

La prossima settimana dovrebbero partire i pagamenti, pertanto i braccianti agricoli richiedenti la prestazione è bene che controllino costantemente il proprio Fascicolo Previdenziale, in modo da sapere quando verranno disposti i primi accrediti.

L’indennità arriva a coloro che ne hanno fatto domanda e hanno avuto l’accoglimento da parte dell’INPS. Al momento molte domande risultano chiuse: attenzione, perché chiusa non significa accolta. A breve INPS dovrebbe accogliere le istanze e iniziare a pagare.

INPS riconosce il sussidio a coloro che vantano almeno 102 giornate lavorate in agricoltura nel biennio 2022-2023 e 2 anni di anzianità contributiva nel settore dell’agricoltura.

NASpI, ultimi pagamenti in arrivo

Infine, INPS potrebbe concentrarsi anche sull’altra indennità di disoccupazione. Riconosciuta a chi ha perso il lavoro involontariamente, la NASpI viene liquidata a inizio mese ma ci potrebbe essere qualcuno che ancora attende il pagamento di maggio.

La NASpI, infatti, è gestita dalle strutture INPS sparse sul territorio, non dalla sede centrale. Ciò può comportare delle differenze di accredito tra zona e zona. Non tutte le sedi INPS, infatti, procedono allo stesso ritmo e non tutte adottano le stesse tempistiche. Quelle ove il carico di lavoro è più pesante, per esempio, potrebbero accumulare dei ritardi nei pagamenti della NASpI e delle altre prestazioni previdenziali.

Anche in questi casi, dunque, il consiglio è quello di monitorare il proprio Fascicolo Previdenziale, così da essere sempre aggiornati sulle mosse dell’Istituto qualora si stesse aspettando l’accredito relativo al mese di aprile.

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