I percettori dell’Assegno di Inclusione – AdI che ancora non si sono mai recati presso i servizi sociali per il primo colloquio hanno tempo di farlo fino al 20 giugno prossimo se a luglio non vogliono rimanere senza accredito.
Non parliamo di tutti i percettori indistintamente, ma solo di quelli che hanno inviato la domanda di AdI tra dicembre 2023 e gennaio 2024. Questi, infatti, avevano tempo fino allo scorso 24 maggio per presentarsi all’appuntamento coi servizi sociali. Se non lo hanno fatto non riceveranno la ricarica di giugno.
Per fortuna, hanno ancora tempo per non incappare nella sospensione anche a luglio. Vediamo come.
Percettori AdI, quando recarsi ai servizi sociali
Destinatari dell’Assegno di Inclusione sono i cittadini appartenenti a famiglie con un ISEE entro i 9.360 in cui risiedono soggetti disabili, minorenni, over 60 o in condizione di svantaggio. Tutta la famiglia ha l’obbligo di presentarsi al primo appuntamento presso i servizi sociali, durante il quale gli operatori svolgeranno un’analisi multidisciplinare dei bisogni del nucleo.
Il primo appuntamento deve svolgersi entro 120 giorni dalla data di avvio della trasmissione ai Comuni delle domande accolte. Per le domande presentate da dicembre 2023 a gennaio 2024 la data da prendere in considerazione è il 26 gennaio: il termine per recarsi presso i servizi sociali, pertanto, è scaduto lo scorso 24 maggio.
Di conseguenza, chi ha fatto domanda di AdI tra dicembre 2023 e gennaio 2024 e ancora non è andato ai servizi sociali a giugno incapperà nella sospensione del sussidio. Per fare in modo che l’Assegno di Inclusione non venga sospeso pure a luglio c’è un modo.
Assegno di Inclusione sospeso: come sbloccare i pagamenti
Come scrive INPS nel messaggio n. 2132 del 5 giugno, “dal 25 maggio 2024 sono iniziati progressivamente a scadere i 120 giorni previsti per presentarsi al primo appuntamento presso i Servizi sociali. Nel mese successivo a quello di scadenza dei 120 giorni (quindi a partire dalla mensilità di giugno) sono applicate le prime sospensioni del beneficio economico in caso di mancata presentazione del nucleo familiare entro tale termine“.
Non appena il nucleo familiare si presenterà al primo colloquio, l’operatore dei servizi sociali lo registrerà nella piattaforma GePI e la domanda di Assegno di Inclusione sarà ripristinata. Così facendo riprenderanno le ricariche, comprensive degli arretrati.
Le registrazioni che perverranno entro il giorno 20 del mese saranno rielaborate in tempo utile per le relative disposizioni mensili di pagamento, scrive INPS nel suddetto messaggio. Pertanto, se non si vuole che l’AdI resti sospeso pure a luglio, l’invito è quello di presentarsi ai servizi sociali entro il 20 giugno. Non occorre aspettare la convocazione: ci si può presentare anche in completa autonomia.