Molto spesso in dichiarazione dei redditi molti dipendenti si trovano a dover restituire il Bonus 100 euro.
Cosa fare per rendere possibile che ciò non accada?
Per gestire il bonus di 100 euro introdotto dal DL 3/2020, ex Renzi, bisogna preliminarmente conoscere come opera NoiPA.
Ragionare per anno fiscale e non per anno scolastico
Un errore che spesso fa chi lavora nella scuola è confondere l’anno scolastico con l‘anno fiscale.
NoiPA, ad inizio di ogni anno fiscale (gennaio), simula il reddito annuo moltiplicando l’imponibile fiscale mensile per 13.
Se l’importo supera i 15mila euro, il bonus non viene erogato, se il reddito è inferiore ai 15mila euro, il bonus viene erogato.
Stipendi Noipa, perché ai supplenti viene (quasi) sempre erogato il bonus 100 euro?
In caso di contratto a tempo determinato, NoiPA simula l’imponibile annuo in relazione alla durata del contratto.
Per esempio, a uno stipendio con un imponibile fiscale di 2.000 euro mensili con scadenza giugno il reddito annuo presunto sarà di 13.000 euro (tenendo conto del rateo di tredicesima).
NoiPA non tiene conto che il dipendente – a settembre – potrebbe avere un altro contratto.
Infatti, nel caso di assunzione nel successivo anno scolastico, il bonus 100 euro sparisce in quanto il reddito presunto sarà maggiore di 15mila euro.
Cosa succede con il conguaglio fiscale?
In sede di conguaglio fiscale NoiPA procederà al recupero del debito del trattamento integrativo (cioè del bonus 100 euro) in più erogato nell’anno precedente se il reddito complessivo supera i 15mila euro.
L’importo sarà recuperato in rate mensili fino alla scadenza del contratto.
Come togliere il trattamento integrativo?
Per coloro che non desiderano avere il bonus 100 euro in busta paga, occorre operare in questo modo:
si accede a NoiPA nella sezione “stipendiali“
Si clicca su “Gestione trattamento integrativo ex art. 1 D.L. n. 3 del 5/2/2020“.
Per effettuare la rinuncia (o la riattivazione) basta accedere a “gestione trattamento integrativo” come dall’immagine sopra riportata.