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Turismo. Sindacati e Associazioni imprenditoriali al tavolo con i ministri Catalfo e Franceschini

Roma, 28 luglio 2020 – “Condividiamo l’ulteriore proroga dei licenziamenti come anche crediamo sia necessario intervenire sulla prosecuzione degli ammortizzatori sociali in deroga nel comparto turistico anche prevedendo una maggiore flessibilità dell’intervento di sostegno al reddito, più affine alle necessità aziendali rispetto la sospensione effettiva delle attività la cui riapertura va sostenuta con incentivi dedicati». Così il segretario generale della Fisascat Cisl Davide Guarini, al tavolo attivato dal ministro del Lavoro Nunzia Catalfo di concerto con il ministro dei Beni, delle Attività Culturali e del Turismo Dario Franceschini, ha commentato le misure di sostegno annunciate per i lavoratori del settore turistico, tra cui la proroga degli ammortizzatori sociali e del divieto dei licenziamenti mentre sarebbe allo studio dei due dicasteri la scelta di un sistema di decontribuzione per accompagnare le assunzioni e indennità stagionali ad hoc.
Il sindacalista ha sottolineato «l’urgenza di definire misure a sostegno della stagionalità, caratteristica strutturale del comparto». «Se tutto dovesse andare per il meglio – ha evidenziato Guarini – nel 2020 verranno riattivati solo il 50% dei contratti di lavoro stagionali, comunque con una forte riduzione del periodo di attività prestata con tutte le ripercussioni sul trattamento Naspi per i lavoratori che vedranno riattivarsi il rapporto di lavoro ma anche con il danno del mancato reddito e della relativa contribuzione per coloro che non vedranno attivarsi il rapporto di lavoro». Per il sindacalista «quando si ragiona di turismo si deve ragionare pure di attività ricondotte alle località a prevalente vocazione turistica ed è necessario quindi dare risposte e non disperdere le professionalità esistenti anche dell’indotto del terziario e dei servizi generato dal settore turistico dove a pieno titolo devono essere compresi i settori della ristorazione collettiva, commerciale e del turismo e il comparto termale».

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Fonte: cisl.it

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