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Stipendi NoiPA Febbraio: il Conguaglio Fiscale a debito può derivare da un motivo inaspettato

Ogni anno, nel mese di Febbraio, tutti i dipendenti amministrati da NoiPA sono assoggettati alle operazioni relative al Conguaglio Fiscale e contributivo.

Questo è il momento dell’anno dove gli errori vengono al pettine.

Lo stress e la tensione degli ultimi giorni, da parte del personale delle segreterie scolastiche, per trasmettere i dati a NoiPA il più presto possibile non sempre è garanzia di precisione. Specialmente nei lavori ripetitivi, e basta una piccola svista, una riga saltata per inserire i dati contenuti in un tabulato alle persone sbagliate.

Conguaglio fiscale debito: cosa succede se si paga a una persona sbagliata?

Gli errori purtroppo capitano e sono inevitabili quando si lavora. L’errore più frequente e banale si ha nei casi di omonimia: il compenso di un insegnante viene pagato all’omonimo e questo si verifica specie nel pagamento del FIS.

In questi casi è da evitare che il problema venga risolto tra gli stessi insegnanti che potrebbero regolare fra loro la partita di giro, anche perché il compenso – dal punto di vista previdenziale e fiscale – resta sempre a carico del percettore della somma.

Il percettore della somma, oltre ad avere percepito indebitamente un compenso a sua insaputa, si trova un imponibile previdenziale e fiscale più alto.

Conguaglio fiscale: come si risolvono gli errori?

In questo caso è necessario, da parte delle scuole, servirsi dell’assistenza del servizio stipendi della Ragioneria Territoriale dello Stato che opera in questo modo:

  • recupera il netto erogato al dipendente;
  • storna i contributi previdenziali pagati all’INPS a carico del dipendente e del datore di lavoro;
  • recupera l’IRAP alla Regione di competenza;
  • recupera l’irpef;
  • sistema la Certificazione Unica annullando i pagamenti sulla CU dell’anno corrente come se il dipendente avesse rimborsato.

Una volta provveduto al recupero si procede al versamento delle somme recuperate all’IBAN del capitolo di bilancio per permettere alla Scuola di ripetere l’operazione in forma corretta e pagare correttamente all’avente diritto.

La sistemazione della Certificazione Unica è un’operazione delicata

La sistemazione della Certificazione Unica deve essere fatta dall’ufficio responsabile del trattamento economico.

Solo il personale esperto è in gradi di modificare correttamente una Certificazione Unica in quanto intervenire sulla parte contributiva della retribuzione di un dipendente significa modificare la pensione futura.

Inoltre, l’art. 150 del D.L. n. 34 del 19 maggio 2020 convertito con modificazioni dalla L. 17 luglio 2020, n. 77 dispone che le nette restituite al soggetto erogatore non costituiscono oneri deducibili e, pertanto un rimborso netto non dà diritto alla variazione della Certificazione Unica.

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