NoiPA ha avviato le operazioni per l’applicazione del nuovo Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro (CCNL) per il comparto Funzioni Centrali relativo al triennio 2022-2024.
Una delle prime operazioni, propedeutica alla elaborazione dei conteggi, ha riguardato i titolari di assegni riassorbibili.
CCNL Statali: quando sarà pagato?
La liquidazione degli arretrati è prevista per il mese di marzo 2025.
Ancora non è stato deciso se l’adeguamento avverrà con emissione speciale o emissione ordinaria.
E’ assai probabile che NoiPA opti, questa volta, per l’emissione ordinaria.
Il contratto ha validità triennale, dal 2022 al 2024 mentre gli anni 2022 e 2023 non produrranno arretrati in quanto è stata stanziata la sola vacanza contrattuale. Gli arretrati pertanto sono dovuti solo per l’anno 2024 al netto dell’Indennità Vacanza Contrattuale già percepita e dell’acconto contratto percepito a dicembre 2023.
Ecco come possiamo riepilogare gli arretrati:
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Gli arretrati lordi sono stati calcolati facendo la differenza tra le due colonne di “stipendi annui” moltiplicata per 14 e divisa per dodici, in maniera da comprendere la tredicesima.
Dagli arretrati lordi viene tolta l’indennità vacanza contrattuale e l’acconto di dicembre 2023.
Il problema dell’acconto 2024 percepito a dicembre 2023
Per la prima volta nella storia dei contratti pubblici, sorge un problema inedito.
Tutti coloro che sono andati in pensione nel corso del 2024, avendo percepito l’acconto per l’intero anno a dicembre, andranno a debito.
Il problema non è stato affrontato in sede di stipula del contratto in quanto l’erogazione era stata decisa dal Governo con il decreto anticipi del 18 ottobre 2023. Ancora non è possibile conoscere le modalità con le quali avverrà il recupero.