Due settimane ancora alla riapertura degli Istituti scolastici italiani nell’anno complicato dall’emergenza epidemiologica. Numerose sono ancora le criticità sull’applicazione del Protocollo Sicurezza e cresce l’apprensione in merito alla questione dei cosiddetti “lavoratori fragili”.
A dare spazio al tema è quotidiano Corriere della Sera in Edicola oggi sulle cui colonne si mette in evidenza che solo “in Veneto sono già arrivate centinaia di domande di docenti e personale Ata che chiedono l’esonero dalle lezioni in presenza a causa di malattie ed età avanzata (quasi la metà dei docenti ha più di 55 anni). In Toscana le domande sono un migliaio”.
Dunque considerato che ben oltre 400 mila insegnanti, amministrativi, tecnici e collaboratori scolastici, ha più di 55 anni e quindi sono più esposti al rischio Covid19 sulla base all’età, in questo mese di settembre c’è da attendersi un’impennata dei numeri di coloro che chiederanno al proprio medico di base di avere un certificato come lavoratore fragile ed essere quindi esonerato dal normale servizio.
Manuel Baldi, Otello Bianchi