HomeCronaca sindacaleCig Artigiani, il messaggio del Fondo «apre» ai prossimi pagamenti

Cig Artigiani, il messaggio del Fondo «apre» ai prossimi pagamenti

Dopo più di due settimane di silenzio torna a farsi sentire il Fondo Artigiani, il fondo che eroga la cassa integrazione ai dipendenti del settore artigiano. E lo fa con un messaggio sintetico apparso sul proprio sito.

Il messaggio dice che FSBA, con i pagamenti dell’assegno ordinario avviati a fine luglio e completati nei primi giorni di agosto, ha ”provveduto all’erogazione della quasi totalità delle prestazioni relative alle competenze di febbraio, marzo, aprile 2020 e iniziato maggio”.

Quanto ai pagamenti ancora in ritardo – maggio, giugno e luglio, ma in alcuni casi ancora marzo e aprile – che alimentano le attese e le ansie dei lavoratori che continuano ad essere senza risposta da mesi il Fondo Artigiani si esprime così: “non appena il Ministero, che ci ha rassicurato la massima attenzione e tempestività, ci invierà le ulteriori risorse previste nel Decreto Rilancio, saranno gestiti tempestivamente anche i pagamenti residui, fino a 12 luglio 2020“.

Nessun accenno invece alla possibili tempistiche per l’accredito delle risorse a FSBA, tuttavia appare chiaro che si è in attesa dell’emanazione di un ulteriore Decreto ministeriale (il terzo per l’Artigianato) che dovrà smobilizzare ancora una volta la risorse già stanziate dal Decreto Rilancio entrato in vigore il 19 maggio, ma questa volta provenienti dal Fondo per il reddito di ultima istanza (circa 500 milioni, per approfondire clicca qui). Si tratterebbe di un’attesa che dura da più di tre mesi, è per questo che ormai il traguardo non sembra così lontano.

Con le risorse che arriveranno FSBA spera di chiudere definitivamente i conti con le prime 18 settimane di assegno ordinario. L’accenno alla data del 12 luglio 2020 infatti dice proprio questo, poichè dal 13 luglio 2020 le settimane di assegno ordinario saranno totalmente finanziate dalle risorse stanziate col Decreto agosto per le quali sono previsti ancora decreti attuativi (clicca qui) . Ma questa per il momento è un’altra storia.

O.B.

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