Il Governo Conte si appresta a varare il nuono Dpcm con nuove misure più restrittive sul versante anti-Covid, allo stesso tempo ci sarà un intervento sulla quarantena: lo scopo è spingere quante più persone possibili a scaricare l’APP Immuni e ad autodenunciarsi a fronte di un periodo di isolamento meno sconveniente, quindi ridotto. La quarantena ridotta ridurrà anche i periodi di assenza sui luoghi di lavoro e di conseguenza anche il periodo di Congedo per quarantena pagato dall’Inps al 50% (la legge di conversione approvata al Senato qualche giorno fa non parla pià di 15 giorni di quarantena).
Lo anticipa il quotidiano Il Mattino in edicola oggi:
“Più nel dettaglio: il positivo asintomatico può uscire dall’isolamento dopo dieci giorni e con un tampone negativo; il positivo sintomatico può farlo sempre dopo la quarantena di dieci giorni di cui gli ultimi tre consecutivi senza sintomi e con il tampone negativo; il contatto stretto di un positivo è libero dopo 10 giorni di isolamento e un tampone negativo, ma in questo caso è sufficiente quello rapido, mentre in tutti gli altri casi serve quello di tipo molecolare”.
In questi casi dunque la quarantena passerebbe da 15 a 10 giorni e, se non equiparata a malattia, sarà pagato dall’INPS al 50% della retribuzione (per approfondire CLICCA QUI).
(Nella foto il Presidente del Consiglio dei Ministri Giuseppe Conte)