AGI- I lavoratori metalmeccanici scioperano per il contratto: in tempi di Covid niente cortei ma una conferenza stampa e collegamenti online da 10 piazze dove sono stati organizzati i presidi.
I leader di Fim, Fiom e Uilm vogliono che Federmeccanica torni al tavolo delle trattative, ritenendo le richieste sindacali assolutamente compatibili (8% sui minimi, pari in media a 145 euro al mese) e necessarie per la ripartenza del Paese.
La ministra del Lavoro Nunzia Catalfo si dice pronta a mediare: “in un momento così delicato per il nostro Paese cercherò di agevolare in qualsiasi modo il dialogo tra le rappresentanze dei lavoratori e le aziende, in modo che si possa superare lo scoglio che sta bloccando” il rinnovo.
Inoltre, assicura che tra i progetti da inserire nel Recovery Plan c’è anche la detassazione degli aumenti salariali contrattuali, misura da tempo richiesta da Cgil, Cisl e Uil.
Secondo le federazioni, lo sciopero è riuscito: i dati sono ancora parziali ma arriverebbero in molti stabilimenti fino al 90%.
Le richieste dei sindacati
“La categoria – ha fatto notare il segretario generale della Fim Roberto Benaglia – ha mostrato ancora una volta unità e generosità”. Il contratto dei metalmeccanici, ha detto il leader Uilm Rocco Palombella “è punto di riferimento per tutte le categorie e il rinnovo è necessario in una fase così delicata per il Paese.
Secondo la segretaria generale della Fiom, Francesca Re David, “è surreale” che Federmeccanica porti a scioperare per il salario lavoratori considerati essenziali per il Paese e “non e’ accettabile che i metalmeccanici siano considerati indispensabili e poi si dica loro: zitti e lavorate, non e’ il momento di rivendicare diritti”.
Anche Benaglia e Palombella rintuzzano le critiche arrivate da più parti alla mobilitazione: lo sciopero di oggi non è anacronistico né velleitario ed anzi è necessario. I rappresentanti delle imprese devono tornare al tavolo, altrimenti la protesta continuerà e i lavoratori scenderanno in piazza. “Speriamo che Federmeccanica capisca – ha detto Palombella – e non si faccia influenzare da Confindustria”.
Ma il messaggio delle manifestazioni è rivolto anche al governo: servono politiche industriali, azioni contro la disoccupazione, misure contro la disuguaglianza. Una fase così delicata come quella che attraversa il Paese non può essere affrontata senza riconoscere il ruolo dei lavoratori e i loro diritti.
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Fonte: agi.it