In queste ore i partiti di maggioranza chiamati a ricompattarsi sotto la “responsabilità” del Presidente della Camera Roberto Fico si stanno confrontando per un rinnovato programma politico che possa portare a termine la Legislatura, sullo sfondo di un Governo Conte-ter.
Tra i vari “capitoli” c’è anche quello delle politiche del Lavoro che dovrà necessariamente trovare sintesi e prendere una direzione. Ad evidenziarlo è il quotidiano la Repubblica in edicola oggi:
“Il nuovo governo, se accordo si farà, dovrà probabilmente rivedere le sue politiche per il lavoro. Lo chiede sia il Pd che Italia Viva e nel mirino c’è soprattutto il reddito di cittadinanza. Misura da prorogare, secondo i 5Stelle, che con la ministra Catalfo ne ha annunciato il rifinanziamento per un miliardo e ha anche aggiunto che i navigator saranno confermati per tutto il 2021. Il Pd chiede una revisione delle politiche attive per il lavoro, con un approccio che vada oltre l’assistenza e critica – come Italia Viva – la gestione dell’agenzia che vi sovraintende, l’Anpal. Punto dirimente il blocco dei licenziamenti e la Cig Covid che scadono a fine marzo: Pd e M5S sono per una proroga selettiva a favore delle imprese in forte crisi, su questo tema Italia Viva è più morbida e non si è ancora espressa. Nel contratto di governo dovrà essere inserita, in ogni caso, una riforma degli ammortizzatori sociali. E sullo sfondo, c’è la riforma delle pensioni che dovrebbe superare la Quota 100 introdotta dal governo gialloverde”.
(In foto il leader di Italia Viva, Matteo Renzi)
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