A breve il Governo guidato da Mario Draghi si insedierà e dovranno essere sciolti i nodi politici, quelli veri, quelli che riguardano le riforme del lavoro e pensioni.
Si discute di Quota 100 e di una sua eventuale proroga dopo il 31 dicembre 2021. Ma non tutti i partiti e le parti sociali (Confindustria in testa) sono d’accordo. Difende invece, a spada tratta, la misura il leader leghista Matteo Salvini che sulle pagine di Italia Oggi in edicola avverte:
“Quota 100 è stata un successo, se qualcuno vuole fermarla e tornare alla Fornero dovrà passare sui nostri corpi. L’anno che è appena cominciato sarà economicamente e socialmente molto difficile. Il 31 marzo c’è lo sblocco dei licenziamenti. Ci sono tanti imprenditori piccoli e medi che saranno costretti a rinunciare a qualche collaboratore se non vogliono portare i libri in tribunale. Alzare l’età pensionabile in un anno come è il 2021 o sarà il 2022 in cui è evidente che ci saranno problemi di taglio di posti di lavoro, mi sembrerebbe un errore clamoroso. Non diremo mai sì a chi vuole l’azzeramento di Quota 100”.
Dunque secondo Salvini il forte rischio licenziamenti – il Segretario della Lega pare dar per certa la non proroga del blocco – deve mettere in guardia il Governo, favorendo le uscite pensionistiche anche con Quota 100. In questo modo ci saranno più opportunità di lavoro per coloro che sono alla ricerca di occupazione.