”Serve ora una norma chiara sui comportamenti da adottare nei confronti dei lavoratori che, non vaccinandosi, mettono a rischio la salute e la sicurezza degli altri lavoratori”.
Lo ha dichiarato il Presidente di Confartigianato Marco Granelli durante il confronto tra il Ministro del lavoro Andrea Orlando, i rappresentanti del Governo e le altre parti sociali sul funzionamento dei protocolli di sicurezza e sui vaccini nei luoghi di lavoro.
Lo si apprende da una nota stampa della stessa organizzazione deglia artigiani, nella quale si legge anche che Confartigianato ritiene di dover confermare il Protocollo sicurezza anti-covid del marzo 2020 perchè “ha contribuito in maniera decisiva a mantenere aperte le attività fondamentali, costituite da imprese manifatturiere e dei servizi, consentendo ai lavoratori di continuare a lavorare in sicurezza. Ora, però, deve essere garantito agli imprenditori che il Covid contratto dai propri dipendenti, quando è considerato infortunio sul lavoro, non comporti per il datore di lavoro il rischio di defatiganti contenziosi in sede penale e civile, oltre all’azione di regresso da parte dell’Inail. Su questo aspetto, la normativa attuale è insufficiente”.
Infine il Presidente Granelli ha offerto al Governo la disponibilità di Confartigianato per contribuire alla diffusione della campagna vaccinale anche tra i lavoratori e gli imprenditori delle micro e piccole imprese utilizzando in particolare la rete della bilateralità artigiana.