Già nel corso di aprile circolavano notizie su una rivisitazione del modello con cui l’Agenzia delle entrate ha erogato e sta erogando i ristori a fondo perduto del primo Decreto Sostegni. Ora, in vista della messa a punto del Decreto Sostegni 2, pare che ci siano conferme. Il ‘vecchio’ meccanismo che attribuiva a tutte le partite Iva – a prescindere dal Codice Ateco – i contributi a fondo perduto potrebbe essere ai saluti finali.
In cambio potrebbe arrivare un sistema che invece, terrebbe in considerazione i costi fissi del soggetto – partita Iva, impresa, professionista – richiedente il contributo. Lo anticipa il Corriere della Sera in edicola oggi:
“Nel decreto Sostegni bis è previsto anche il nuovo meccanismo per i contributi a fondo perduto destinati alle imprese. Allo studio una modalità di calcolo dei ristori che utilizza due diversi criteri. Il primo è quello utilizzato finora, con il conteggio delle perdite basato sul fatturato e con indennizzi erogati basato sul fatturato e con indennizzi erogati in automatico e in tempi rapidi. L’alternativa è un calcolo che tiene conto dei costi fissi sulla base dei dati di bilancio, fornendo così un’indicazione più aderente alle perdite realmente subite, ma che d’altra parte rallenta i tempi di erogazione dei ristori poichè vincolata all’approvazione dei bilanci”.
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