Si avvicina il 30 giugno, giorno in cui verrà sbloccato il divieto di licenziamenti nei settori dell’industria e dell’edilizia, aziende che potranno poi, dal 1° luglio, far ricorso alla cassa integrazione ordinaria salvo, appunto, decidere di licenziare. Per porre rimedio a queste tensioni sociali i leader sindacali di Cgil, Cisl e Uil da settimane hanno chiesto una proroga del blocco dei licenziamenti al 31 ottobre, come per gli altri settori, senza ricevere però sostegno ‘politico’ da parte delle imprese, che sono in attesa di poter tornare alla situazione pre-emergenziale, né da parte del Governo nonostante le timide aperture del premier Mario Draghi (per approfondire clicca qui).
La situazione sembra essere senza via di uscita, con un Decreto Sostegni bis verso l’approvazione nei prossimi giorni – salvo rinvii alla settimana successiva – che, secondo quanto mette in luce il quotidiano Il Mattino in edicola oggi, non prevede nulla sul tema della proroga del blocco dei licenziamenti:
“nel nuovo provvedimento non sarebbe prevista una ulteriore proroga del blocco generalizzato dei licenziamenti, destinato quindi a scadere alla fine di giugno. […] Tuttavia il tema continua a sollevare qualche dubbio all’interno della maggioranza, con il Pd che chiede misure compensative per aiutare i lavoratori a ritrovare un’occupazione. Confindustria caldeggia l’azzeramento del contatore Cig, come misura che permetterebbe alle aziende di evitare i licenziamenti”, ma solo se intendono mantenere in forza la manodopera.
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