“Se da un lato a livello nazionale abbiamo avuto modo di apprezzare il ruolo fondamentale che il Presidente del Consiglio Mario Draghi ha inteso dare al mondo del lavoro e alle Organizzazioni Sindacali, con il loro coinvolgimento e partecipazione, sia nella fase di progettazione delle riforme che in quella di realizzazione e monitoraggio degli investimenti, perché considerati elementi di garanzia di creazione di nuova e buona occupazione e di perfetta riuscita degli interventi, dall’altro dobbiamo invece nostro malgrado stigmatizzare un atteggiamento scarsamente, o per nulla inclusivo da parte della regione Campania, avendo appreso soltanto mediante la pubblicazione sul sito istituzionale della redazione ed invio al Governo di un documento di sintesi delle priorità progettuali individuate unilateralmente dalla Regione, denominato “Next Generation Campania: sei missioni per la crescita e lo sviluppo”, nonostante insistenti richieste di incontro da parte nostra”. Sono le premesse delle osservazioni che la Cisl Campania ha inviato alla Presidenza della Giunta regionale, un contributo di riflessione, elaborato con l’ausilio delle strutture provinciali e le Federazioni di categoria con la convinzione della “indispensabilità del dialogo quale unico strumento per costruire risposte concrete e condivise a favore dei cittadini campani, motivo per cui ribadiamo la richiesta di un coinvolgimento fattivo e non formale nei processi decisionali che impattano in maniera sostanziale sulla comunità locale, in una logica di governance partecipata che dovrà permeare tutte le fasi di ideazione, realizzazione e monitoraggio del Piano Next Generation Campania in modo da verificarne l’attuazione, i tempi, la qualità della spesa, le ricadute economiche, sociali ed occupazionali, garantendo trasparenza, legalità e sicurezza dei lavoratori”.
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Fonte: cisl.it