Si va verso lo stop al vaccino AstraZeneca per coloro che hanno meno di 60 anni. Lo annunciano i principali quotidiani oggi in edicola, che raccontano di come l’ultimo caso di morte conseguente all’inoculazione stia spingendo il Ministero della Salute a ‘sconsigliarlo’ per tutti coloro che hanno dai 18 ai 60 anni. Per completezza di cronaca il Ministero, su consiglio degli esperti, si era già pronunciato in tal senso, salvo poi fare evidentemente retromarcia per dare priorità alla campagna vaccinale (per approfondire clicca qui).
Con lo stop ad AstraZeneca cosa faranno coloro che hanno già ricevuto la prima dose del vaccino anglo-svedese? Riceveranno un altro vaccino? Secondo il quotidiano la Repubblica in edicola oggi è proprio questa la direzione che prenderà la campagna vaccinale, 1 milione di persone in attesa della seconda dose riceverà il Pfizer o Moderna:
“Poi c’è il problema conseguente al nuovo indirizzo, cioè quello dei richiami. Anche se i casi di reazioni avverse alle seconde dosi di AstraZeneca sono molti meno rispetto a quelli, comunque rarissimi, individuati dopo le prime, i tecnici del Cts si starebbero muovendo per aprire la possibilità di cambiare vaccino. Ci sono nuovi studi, sottolineati l’altro ieri anche dalla Commissione tecnico scientifica dell’Aifa, dai quali si ricava l’efficacia di una dose ‘eterologa’, cioè di Pfizer o Moderna anche se successiva a quella di AstraZeneca”.
Dunque secondo quanto scrive il quotidiano romano per l‘Agenzia del farmaco – Aifa la somministrazione di un seconda dose con un vaccino strutturalmente diverso dal primo (Pfizer e Moderna sono vaccini a Rna messaggero) è comunque efficace.
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