HomeCronaca sindacaleRiva Acciaio. Segnali di ripresa: i dati confermano un andamento positivo

Riva Acciaio. Segnali di ripresa: i dati confermano un andamento positivo

Si è svolto venerdì 16 luglio 2021 in modalità remoto l’incontro tra la direzione del gruppo Riva Acciaio Spa e tutte le realtà sindacali degli stabilimenti italiani insieme alle segreterie nazionali di Fim, Fiom, Uilm.

L’azienda ha dato un’illustrazione rispetto ai risultati produttivi ed economici dell’anno 2020, nonché una prima anticipazione per quanto riguarda i prime sei mesi dell’anno in corso.

L’anno 2020 si è caratterizzato per un massiccio ricorso agli ammortizzatori sociali, sia per ragioni di mercato, sia per l’emergenza pandemica presente nel nostro paese.

Un anno che si è chiuso con un fatturato pari a 293 milioni di €, con un EBITDA negativo di 11 milioni di € è un utile di esercizio in perdita per 25 milioni di €.

Mentre per quanto riguarda il gruppo nel suo complesso il fatturato è sceso da un valore di 3,2 miliardi nel 2019 a 2,6 miliardi di € nel 2020.

Di diverso segno è invece l’andamento, dei primi sei mesi dell’anno in corso caratterizzato da diversi segnali di ripresa anche se in presenza di un’impennata del prezzo del rottame e della difficoltà di reperimento.

Per far fronte a questa situazione l’azienda ha iniziato con una serie di assunzioni, sia per coprire le carenze di organico oppure nel caso di Lesegno per avviare in tempi celeri una quarta squadra.

Già oggi i primi dati confermano un andamento piuttosto positivo:

Per quanto riguarda la produzione di bollette i primi sei mesi registrano una produzione quasi pari al 2020, la stessa cosa anche per quanto riguarda la produzione di lunghi.

Inoltre il carico di lavoro già acquisito e non ancora prodotto, conferma una situazione di buon andamento anche per i prossimi mesi.

Sul piano degli investimenti il gruppo ha realizzato nel 2020 investimenti pari a 17 milioni di €, confermando anche per quest’anno la volontà di continuare in un ottica di miglioramento produttivo degli impianti nonché della sicurezza del lavoro, argomento sul quale è stata sottolineata da parte nostra la necessità di una sempre maggiore attenzione su questo delicatissimo argomento.

Infine, si è affrontato anche il tema della contrattazione integrativa di secondo livello, anche alla luce dell’ipotesi di accordo da poco sottoscritta nella realtà di Lesegno.

Il buon andamento nei diversi stabilimenti deve consentire di rinnovare in tempi rapidi e con risultati economici significativi gli accordi aziendali in scadenza.

Verso fine anno è previsto un nuovo appuntamento per una nuova valutazione dell’andamento del gruppo e dei prevedibili dati di chiusura dell’anno 2021.

Fim, Fiom, Uilm nazionali

Roma, 20 luglio 2021

 

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Fonte: fiom-cgil.it

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