Intervenendo su SkyTg24 durante una trasmissione di approfondimento su Green passa e obbligo nei luoghi di lavoro, il Presidente di Confartigianato Marco Granelli ha espresso la posizione degli artigiani e delle centinaia di migliaia di imprese rappresentate con queste parole.
“Ricordo solo che abbiamo passato un anno tremendo e terribile prima di tutto, per la salute di tutti e poi anche per le restrizioni che hanno dovuto subire le nostre attività, quindi per le difficoltà e il periodo angosciante che abbiamo passato. Per cui oggi a proposito del Green pass, faremo di tutto per cercare di non interrompere questa che sembra essere una ripresa, che sembra essere avviata ad un periodo sicuramente migliore rispetto a quello passato. Ci sono alcune cose che vanno chiarite all’interno del Green pass. Per esempio fa un po’ discutere il fatto di essere noi responsabili sulle verifiche dell’identità dei clienti o comunque delle persone che accedono alle nostre attività. Quindi questo chiediamo che venga chiarito. E poi l’altro aspetto, che per disposizione del Garante della privacy non si può oggi sapere quali sono i nostri dipendenti, i nostri collaboratori, che non sono vaccinati. Questo è un fatto che crea difficoltà per gestire le condizioni di sicurezza nell’impresa e va in contraddizione con la responsabilità a carico dell’imprenditore in caso di contagio in azienda. Perché se non possiamo sapere chi non ha fatto il vaccino e poi siamo responsabili del contagio: la cosa va certamente chiarita”.
Dunque dalle parole del Presidente di Confartigianato si comprende come gli artigiani siano a favore della campagna vaccinale e del suo rafforzamento anche attraverso il Green pass, il quale però va dotato di regole più chiare sia nell’uso nei confronti dei clienti che nei confronti dei lavoratori. Su quest’ultimi però va ricordato che non esiste – al momento – alcun obbligo di esibire il Green pass per entrare a lavoro.
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