“È davvero inaccettabile la richiesta di Ita che, proponendo trattamenti retributivi e normativi ben al di sotto di quelli in essere nelle principali compagnie aeree europee, tende a riportare indietro nel tempo non solo i diritti fondamentali e le condizioni di migliaia di lavoratori, ma anche le relazioni industriali nel nostro paese”. Lo dichiarano in una nota congiunta il Segretario Generale della Cisl, Luigi Sbarra ed il Segretario Generale della Fit Cisl, Salvatore Pellecchia. “Occorre senso di responsabilità da parte di tutti. I lavoratori della ex Alitalia non sono merci ma persone che meritano rispetto e considerazione. Per questo chiediamo al Governo ed al Premier Draghi di scendere in campo con la sua autorevolezza per riportare nel binario giusto la trattativa, evitando fughe in avanti e scelte unilaterali di Ita che avranno come conseguenza solo l’inasprirsi del conflitto sociale. Ita, se ben utilizzata, può rappresentare un asset importante per l’economia del paese ma proprio per questo non può nascere nel solco di una deregolation selvaggia e di una penalizzazione della forza lavoro e delle professionalita’ esistenti in Alitalia. Bisogna salvaguardare i livelli occupazionali e trovare le giuste soluzioni per garantire il rispetto dei contratti di lavoro al personale della nuova compagnia. È impensabile che in una stagione in cui il sindacato è impegnato a tutelare i nuovi settori emergenti come la logistica o il lavoro su piattaforma, si faccia un passo indietro nel trasporto aereo che è fondamentale per lo sviluppo del turismo ed in generale per il futuro produttivo del paese. Il Governo non può fare orecchie da mercante ma deve garantire le condizioni per un percorso regolare di confronto e negoziazione con Ita, salvaguardando i diritti sindacali e le tutele occupazionali”.
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Fonte: cisl.it