18 maggio 2020 – “È assolutamente legittimo che FCA, un grande gruppo industriale che in Italia impiega oggi circa 60 mila lavoratori in tanti stabilimenti, a cui va aggiunto il settore dell’indotto davvero importante per l’economia del Paese, in un momento così difficile per il mercato dell’auto, abbia chiesto la garanzia dello Stato per accedere ad un ingente prestito finanziario”. Lo sottolinea la Segretaria generale della Cisl, Annamaria Furlan.
“Detto questo, la Cisl ritiene che per Fca e per qualsiasi impresa che chieda un prestito finanziario con la garanzia dello Stato e quindi dei soldi della comunità, occorra che ci sia in primo luogo l’impegno al mantenimento dei livelli occupazionali negli stabilimenti italiani. È necessaria altresì la verifica puntuale da parte dello Stato che le risorse siano utilizzate esclusivamente per gli investimenti produttivi nel nostro Paese. Come poi hanno giustamente proposto altri osservatori, noi condividiamo che sarebbe altresì doveroso e necessario che in questa fase non vengano distribuiti dividendi agli azionisti della società, un segnale di grande responsabilità da parte dell’azienda. Infine, ci chiediamo che ne è stato dell’impegno di Fca di introdurre strumenti di democrazia economica e di partecipazione dei lavoratori, come avevamo colto nelle dichiarazioni della sua dirigenza alcuni mesi fa. Lo Stato si faccia dunque promotore di una legge di sostegno alla parteciapzione dei lavoratori negli organismi di indirizzo e controllo degli investimenti. Quale occasione migliore per Fca e per tutte le grandi imprese private e pubbliche del nostro Paese di utilizzare la leva fondamentale della partecipzione per sostenere la competitività delle aziende, l’innovazione e la qualità della produzione”.
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Fonte: cisl.it