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Reddito di cittadinanza, INPS rivela i 2 casi più frequenti di revoca e decadenza dal beneficio

Arrivano Report dell’Inps con i dati aggiornati al 30 settembre sul Reddito di cittadinanza che mette in luce diverse novità sull’utilizzo del sussidio.

In particolare, si legge, “nei primi nove mesi del 2021 è stato revocato il beneficio a 90mila nuclei, mentre nell’intero anno 2020 erano stati 26mila”: si tratta di 64mila revoche in più.

I motivi per cui è possibile che il beneficio venga revocato sono diversi. La motivazione più frequente, scrive Inps, è l’accertamento della “mancanza del requisito di residenza/cittadinanza”.

Anche i numeri di coloro che hanno perso il diritto non sono pochi. Nei primi nove mesi del 2021 – si legge – sono decaduti dal diritto 244mila nuclei, erano stati 259 mila nell’intero anno 2020 e 80mila tra aprile e dicembre 2019“.

Tra le cause più frequenti della decadenza del diritto ci sono “la variazione dell’ISEE, che supera la soglia prevista” e “i casi in cui cambia la composizione del nucleo familiare”.

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