Dopo una discussione serrata in Commissione Lavoro e Finanze del Senato arriva l’ok sul testo della legge di conversione del Decreto Fisco-Lavoro approvato nel mese di ottobre.
Diverse le novità che si segnalano sul fronte delle misure sociali. In particolare va registrato l’ok definitivo al Bonus 800 euro destinato ai genitori separati danneggiati dal Covid, previsto dal Decreto Sostegni di marzo scorso ma mai decollato. Il motivo? Il testo approvato allora era discriminatorio: parlava di separati o divorziati, senza far riferimento alle coppie di fatto. Inoltre rischiava di far arrivare il bonus al genitore e non direttamente ai figli che devono ricevere l’assegno di mantenimento. E non è tutto, per come era scritta la norma veniva riconosciuta a chi a causa del Covid ha ‘cessato, ridotto o sospeso’ l’attività lavorativa senza altri criteri selettivi.
L’impasse è stata superata da un emendamento al testo, presentato proprio dal leader della Lega Matteo Salvini. Lo si apprende da Il Sole 24 Ore in edicola oggi:
“i genitori lavoratori separati o divorziati che non ricevono più l’assegno di mantenimento perchè l’altro coniuge non può più pagarlo a causa della crisi economica per il covid-19 potranno avere un contributo fino a 800 euro mensili. Lo prevede un emendamento di Matteo Salvini approvato dal Dl fisco. per il 2021 è istituito un fondo di dieci milioni per l’erogazione dei contributi. Il beneficio vale se il genitore inadempiente a causa della pandemia ha smesso di lavorare o ha ridotto la propria attività dall’8 marzo 2020 per almeno 90 giorni o con una contrazione di almeno il 30% del reddito rispetto a quello percepito nel 2019″.
Si tratta, dunque, di nuovi requisiti che potranno essere analizzati nel dettaglio nel momento in cui saranno meglio specificati dal Decreto della Presidenza del Consiglio che dovrà dare attuazione alla norma di legge. L’altra novità – che costituisce una correzione del testo precedente – è che il Bonus andrà direttamente ai figli dei genitori separati, come sostegno ‘indiretto’ al padre, il quale non vivendo più col figlio e la madre deve l’assegno di mantenimento.
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