Neanche il tempo di dare il via al taglio del prezzo dei carburanti alla pompa, con la riduzione delle accise previste dal Decreto Taglia Prezzi, che riprendono a salire le quotazioni di benzina e gasolio.
A denunciarlo è il quotidiano Il Sole 24 Ore in edicola oggi che parla già di primi aumenti di 6 centesimi su gasolio e 3 centesimi sulla benzina:
“le quotazioni internazionali dei prodotti petroliferi in una settimana sui listini Cif Med che fanno riferimento anche per l’Italia (Med sta per Mediterraneo) sono rincarati di 150 dollari la tonnellata per la benzina e 300 dollari per il gasolio. Queste variazioni, tradotte in euro al litro, corrispondono a 10-12 centesimi in più sul gasolio. Nella sola giornata di mercoledì le quotazioni Med avevano preso ben 6 centesimi al litro sul gasolio e 3 sulla benzina Così ieri alcune compagnie hanno cominciato a rincarare, pur con la cautela di chi sa di essere osservato con grande attenzione dai cittadini, esasperati, e dal Governo, che per ridurre l’esasperazione dei cittadini ha rinunciato a 25 centesimi di accise e a quasi 5 centesimi in meno di Iva. Gli effetti del taglio al peso del fisco si erano espressi mediante prezzi finali più bassi tra i 20 e i 25 centesimi”.
Dunque nonostante la riduzione delle accise e del prezzo dei carburanti alla pompa, durato appena 2 giorni, si sta assistendo sui mercati internazionali ad una nuova corsa verso l’alto del prezzo dei carburanti cosicché il consumatore finale potrà godere sempre meno dell'”effetto Draghi” sulle tariffe. Il rischio ora, è una risalita dei prezzi che possa praticamente azzerare il beneficio voluto dal Governo.
Resta aggiornato con noi. Unisciti alla nostra pagina Telegram cliccando qui. E’ gratis!
Non hai l’APP di Telegram? Scaricala gratuitamente cliccando qui.
Segui la nostra pagina Facebook facendo clic qui.
RIPRODUZIONE RISERVATA – La riproduzione, su qualsiasi supporto e in qualsiasi forma, dei contenuti del presente articolo in violazione delle norme sul diritto di autore sarà segnalata all’Agcom per la sua immediata rimozione [Delibera n. 680/13/CONS 12/12/2013].