Mentre in Italia il caro energia e carburanti che ha notevolmente ridotto il potere di acquisto di famiglie e imprese, e fatto rialzare l’inflazione che viaggia intorno al 6%, è stato gestito con un timido Decreto Energia (detto anche ‘Taglia Prezzi’) i cui effetti sono quasi impercettibili, in Germania il Governo guidato dal cancelliere Olaf Scholz ha varato un provvedimento di aiuti per 15 miliardi.
Una differenza notevole se si pensa che il Decreto Draghi di marzo, entrato in vigore qualche giorno fa, ha impegnato “appena” 4,4 miliardi di euro e deve fare i conti con un ulteriore rialzo dei prezzi dei carburanti alla pompa di questi giorni.
Alcuni dettagli li descrive l’edizione odierna del quotidiano il manifesto in edicola oggi:
“Altri 15 miliardi di euro per fermare il caro-bollette. Si aggiungono ai 15 stanziati il mese scorso e servono per coprire il piano-energia varato in tutta fretta dal governo Scholz. Obiettivo categorico: fermare l’impennata del gas e rallentare il galoppo dell’inflazione. Dopo una notte di trattative fra i tre partner della coalizione è arrivato l’accordo sul pacchetto di misure straordinarie: dal bonus una tantum di 300 euro per chi è soggetto all’imposta sul reddito all’abbonamento dei mezzi pubblici a prezzo super-calmierato (9 euro per 90 giorni), mentre le famiglie riceveranno un forfait pari a 100 euro per figlio oltre agli assegni familiari.
Si somma allo sconto di 30 cent a litro per la benzina e 14 per il gasolio. «Vogliamo ridurre il peso su cittadini e imprese, soprattutto nei settori-chiave di artigianato e logistica. Ma garantisco che la riduzione della tassa verrà trasmessa anche ai consumatori» assicura il ministro delle Finanze, Christian Lindner. Quando entreranno in vigore gli aiuti? «Il più presto possibile» giurano al governo facendo sapere che stanno lavorando per aumentare tutti i contributi statali erogati”.
Differenze notevoli, se si pensa al solo esempio dei buoni benzina che in Italia secondo il Governo devono essere erogati solo dalle imprese, con agevolazioni fiscali, oppure al taglio delle bollette che riguarda solo i nuclei familiari con ISEE fino a 12mila euro.
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