HomeEvidenzaAssegno Unico e stop Reddito cittadinanza, accredito rinviato per questi percettori

Assegno Unico e stop Reddito cittadinanza, accredito rinviato per questi percettori [FOTO]

I percettori del Reddito di Cittadinanza stanno avendo in questi giorni qualche grana, in particolare coloro che beneficiano anche dell’Assegno Unico. Non solo infatti c’è chi ha ricevuto delle cifre veramente esigue, addirittura in alcuni casi pari allo 0 (TuttoLavoro24.it ne ha parlato qui), ma c’è anche chi oggi si trova nella condizione di aver terminato i 36 mesi di erogazione previsti dalla legge. In particolare, questi ultimi sono i pionieri di RdC, coloro che presentarono domanda per il sussidio ad aprile 2019, ossia non appena entrato in vigore. Sappiamo che prima di averne il rinnovo il percettore è tenuto ad aspettare un mese. Cosa succede dunque in quel mese di stop a tutte le prestazioni collegate a RdC ed erogate da Inps in automatico? Vanno perse?

La risposta è no. L’Assegno Unico, per esempio, va esplicitamente richiesto a Inps, così da poter ricevere su IBAN la mensilità durante la quale RdC è sospeso. Nel caso concreto, quindi, i percettori di RdC a cui sono scaduti i 36 mesi nel mese corrente hanno dovuto far richiesta dell’Assegno Unico di maggio così da non perdere il pagamento. Solo da giugno, una volta che la nuova domanda di RdC sarà accolta, la prestazione per i figli a carico tornerà a essere erogata in automatico.

In teoria, quindi, il pagamento dell’Assegno Unico non si ferma mai, cambia solo il modo in cui viene accreditato da Inps: su IBAN, nel mese di stop, o su RdC, in tutti gli altri mesi. Tuttavia, nella pratica le cose non stanno andando proprio così. Alcuni percettori infatti nelle scorse ore hanno ricevuto un sms da parte da InpsInforma che recita così:

In poche parole, Inps sta rimandando di un mese l’esito della domanda di Assegno Unico Universale per coloro che ne hanno fatto richiesta durante il mese di sospensione di RdC. In questo folto gruppo di percettori c’è anche chi aspetta il pagamento integrale dei mesi precedenti, che potrà avvenire solo dopo la pubblicazione e la compilazione del modulo RdC-Com/AU, il modello di cui tutti ormai conoscono l’esistenza ma che ancora nessuno ha mai visto.

Questi percettori dovranno quindi aspettare fino a giugno per sapere se la loro domanda di AU di maggio verrà accolta o meno. Il motivo, spiega Inps nel testo del messaggio, è da ricondurre agli ulteriori controlli che l’Istituto previdenziale sta svolgendo sulle richieste di rinnovo di RdC. Pertanto, se l’esito verrà comunicato non prima di giugno, il pagamento slitterà inevitabilmente e come minimo a luglio.

Ma se l’Assegno Unico di maggio, da richiedere, rappresenta un problema, quello di competenza di aprile rappresenta un problema ancora più grande. Come fa sapere Inps per la Famiglia a un percettore, infatti, “l’Assegno Unico di aprile verrà caricato su RdC non appena quest’ultimo ricomincerà a essere erogato.” Pertanto, stando così le cose, i percettori di RdC che hanno terminato il sussidio e che sono in attesa del rinnovo non riceveranno il pagamento dell’Assegno Unico relativo ad aprile prima di giugno. Mesi di arretrati che quindi si accumulano. Sperando, ovviamente, che la nuova domanda di RdC venga accolta.

TuttoLavoro24.it provvederà come sempre a tenere informati i propri lettori sulla situazione, sperando di poter comunicare a breve dei passi avanti da parte di Inps.

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