Nei primi 6 mesi dell’anno Inps ha ricevuto quasi 6 milioni di domande, a copertura di 9,1 milioni di figli. Ma non tutte le famiglie hanno presentanto domanda entro il 30 giugno scorso e così 1 su 4 non potrà avere diritto agli arretrati.
Sono i dati del primo Osservatorio statistico sull’Assegno unico universale, che osserva un periodo di 6 mesi (le domande infatti furono aperte il 1° gennaio 2022) anche assegno unico familiare è ufficialmente entrato in vigore lo scorso marzo.
Se fino al 30 giugno scorso era possibile richiedere all’Inps anche gli arretrati dei mesi precedenti, ora, dal primo luglio, si potrà fare domanda solo per i mesi a partire da luglio 2022.
Gli importi erogati, fa sapere Inps, vanno da un minimo di 50 euro a figlio per chi ha un Isee sopra i 40mila euro o per chi non lo presenta, ai 175 euro (85 per figli da 18 a 21 anni) con Isee fino a 15 mila euro. Dal terzo figlio in poi l’assegno viene maggiorato. Così anche per i figli disabili, che sono considerati ’a carico’ anche sopra ai 21 anni.
In media nei primi 3 mesi l’importo mensile è stato di 232 euro pagato mediamente per 1,6 figli per ciascuno richiedente, mentre l’importo medio per ciascun figlio è risultato, calcola l’Inps, sempre in media di 144 euro. Circa il 45% dei figli che hanno ricevuto l’assegno appartiene a nuclei con Isee sotto i 15mila euro e ha percepito perciò il massimo del beneficio.
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