La crisi di Governo è cominciata. Molte misure economiche promesse dal Premier Draghi rischiano così di non realizzarsi mai: come gli aumenti di stipendio per taglio delle tasse sul lavoro, per esempio. Tra queste, per fortuna, non rientra il Bonus 200 euro.
Non c’è pericolo quindi per chi ancora non ha ricevuto il Bonus: lo riceverà a tempo debito. Anche perché sono pochi i beneficiari che lo hanno già percepito: i pensionati, nel cedolino di luglio, quei lavoratori domestici che hanno fatto domanda per primi e i pochi dipendenti che hanno già preso la busta paga di competenza di luglio.
Tuttavia, anche tra i dipendenti c’è qualcuno che rimarrà escluso dal Bonus 200 euro. Vediamo 3 casi in cui non si ha diritto all’indennità.
Bonus 200 euro luglio 2022: esclusi i neo-assunti
Il primo caso da analizzare è quello più semplice. Non rientra nei beneficiari del Bonus 200 euro quel dipendente che non possiede il requisito dell’esonero contributivo dello 0,8%. Il periodo da considerare è quello che va dal 1° gennaio 2022 al 23 giugno 2022.
Come indicato da Inps con la circolare del 24 giugno scorso, non è necessario che lo sgravio sia stato effettivamente riconosciuto dal datore al dipendente in busta paga, ma conta il solo diritto del lavoratore ad ottenerlo.
Esclusi dal Bonus 200 euro, dunque, tutti quei dipendenti assunti dopo il 24 giugno 2022 che non possono far valere il diritto allo sgravio contributivo nel periodo indicato dalla Legge.
Lavoratori percettori di RdC: niente Bonus 200 euro
Il secondo caso è quello di un lavoratore dipendente che percepisce, come sostegno al reddito da lavoro, anche il Reddito di Cittadinanza. In questo caso il dipendente non troverà i 200 euro in busta paga, bensì li riceverà sulla carta RdC insieme alla ricarica di fine mese.
Allo stesso modo, escluso anche quel dipendente che fa parte di un nucleo familiare percettore del Reddito di Cittadinanza, pur non essendo il titolare del sussidio. Come anticipato qui da TuttoLavoro24.it, in una famiglia in cui un membro prende i 200 euro su RdC e l’altro in busta paga, potrà fruirne solo il percettore del Reddito di Cittadinanza.
In questo caso, se il lavorate dipendente dovesse ricevere il Bonus 200 euro indebitamente dal datore di lavoro nella busta paga sarà costretto a restituirlo. In pratica, per ogni nucleo percettore di RdC spetterà un solo Bonus.
Bonus 200 euro a luglio: ai dipendenti solo con l’auto-dichiarazione
L’ultimo caso è quello del dipendente che non presenta in tempo l’auto-dichiarazione al datore di lavoro: senza la presentazione dell’auto-dichiarazione, il lavoratore dipendente non avrà diritto al Bonus 200 euro.
Sappiamo infatti che il dipendente riceverà l’indennità in automatico, “previa dichiarazione del lavoratore di non essere titolare delle prestazioni di cui all’articolo 32, commi 1 e 18”, come indicato all’art. 31 del DL Aiuti. Pertanto, il lavoratore dipendente riceverà il Bonus 200 euro solo dopo aver dichiarato di non essere titolare né di altre tipologie di prestazioni lavorative, come la pensione (art. 32, comma 1), né del Reddito di Cittadinanza (art. 32, comma 18).
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