Sono i giorni più caldi dell’estate per i partiti politici che stanno lavorando per definire le liste dei condidati in vista delle Elezioni politiche del 25 settembre prossimo.
E così anche il Movimento 5 Stelle, che partendo basso nei sondaggi punta a risalire la china con nomi “di peso”: Tridico e De Masi due convinti assertori dell’importanza del Reddito di Cittadinanza come misura di contrasto alla povertà.
Lo riporta il quotidiano Il Messaggero in edicola oggi:
“più scontato appare il sì di uno degli ideologi del Movimento della prima ora: quel Domenico De Masi, sociologo e amico di Grillo che con le sue parole («Beppe mi ha detto che Draghi gli ha chiesto di mettere da parte Conte») ha assestato il primo scossone al governo di unità nazionale. De Masi – aspetto non di poco conto – può vantare un rapporto personale di lunga data con il Garante. Ed è uno dei teorici del reddito di cittadinanza. Così come al dossier Reddito ha lavorato un altro dei papabili candidati in quota “indipendenti” , l’attuale presidente Inps Pasquale Tridico. Indicato nel 2018 dall’allora capo politico del Movimento come possibile ministro del Lavoro. Il suo mandato alla guida dell’Istituto (indicato proprio da Conte) però scadrà solo nel 2024: per scendere in campo, quindi, dovrebbe quasi certamente dimettersi prima”.
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