Da gennaio a maggio 2022 le assunzioni di lavoratori in Italia sono state maggiori rispetto allo stesso periodo del 2021. Lo dice l’Osservatorio sul Precariato Inps che nei giorni scorsi ha pubblicato i dati su assunzioni, cessazioni e variazioni lavorative relativi ai primi 5 mesi del 2022.
In particolare, le assunzioni attivate dai datori di lavoro privati nel corso dei primi 5 mesi del 2022 sono state 3.381.000, con un incremento del +37% rispetto allo stesso periodo del 2021. La crescita, come scrive Inps nel report, ha interessato tutte le tipologie contrattuali: uno degli ambiti in cui è stata più consistente è quello stagionale, in cui le assunzioni sono aumentate del 60%. Ma il confronto è con il secondo ”anno nero del turismo” a causa del Covid, il 2021 per l’appunto, quando erano ancora in vigore le restrizioni agli ingressi, ai tavoli, e a Roma infiammavano le proteste dei ristoratori. Quindi stiamo parlando di un aumento fisiologico del numero di assunzioni.
Tra questi numeri con segno più davanti c’è un dato particolare che sembrerebbe andare in controtendenza: è quello che confronta i dati di maggio 2022 con quelli di maggio 2021 per quanto riguarda l’attivazione dei contratti di lavoro stagionale. A maggio 2022 sono stati assunti 140.732 lavoratori stagionali, contro i 146.501 stagionali assunti nel maggio 2021. In pratica, un calo nelle assunzioni degli stagionali di quasi 6 mila unità. Perché a maggio 2022 sono stati assunti meno lavoratori stagionali rispetto a maggio 2021?
Assunzioni stagionali maggio 2022 vs maggio 2021: perché un calo?
I numeri fotografano un dato di fatto ma non forniscono una spiegazione. Gli imprenditori del settore turistico (quello che più di tutti assume lavoratori stagionali) hanno più volte lamentato la carenza di personale: bagnini, ma anche camerieri, lavapiatti, cuochi e personale di sala introvabili. La ragione di questa difficoltà è stata spesso ricercata, anche in TV, nel Reddito di Cittadinanza che vizierebbe coloro che dovrebbero andare alla ricerca di un reddito da lavoro piuttosto che accontentarsi di un sussidio.
Maggio è il mese in cui le assunzioni cominciano, così che gli addetti ai lavori possano farsi trovare pronti per l’avvio della stagione estiva. Eppure nel 2022 i dati ci dicono che a maggio le assunzioni sono diminuite rispetto a maggio dell’anno prima. Come mai? C’entra qualcosa il Reddito di Cittadinanza.
Dai numeri Inps non si può arrivare a nessuna conclusione, né fare un bilancio completo di come siano andate effettivamente le assunzioni estive. Il dato completo lo si potrà avere soltanto tra qualche mese: i dati dell’Osservatorio Inps, infatti, si fermano a maggio 2022. Inoltre, TuttoLavoro24.it ha più volte affrontato la questione “lavoro stagionale vs Reddito di Cittadinanza”, sottolineando come, anche a detta degli addetti ai lavori, il sussidio sia diventato il capro espiatorio al quale addossare tutti i problemi esistenti nel settore turistico. Mentre a distanza di mesi continuano a rimanere inascoltati gli appelli di organizzazioni di rappresentanza del settore, come Anls, che chiedono un intervento sulla NASpI in modo da facilitare l’accesso alla indennità di disoccupazione per chi lavora per brevi periodi durante una stagione.
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