Elezioni politiche 2022, tra una ventina di giorni gli italiani saranno chiamati a votare il prossimo Presidente del Consiglio. Oltre a una platea di votanti che, si spera, sarà la più alta possibile, saranno chiamati a raccolta anche presidenti, segretari e scrutatori di seggio.
Nonostante si voti dalle 7 alle 23 di domenica 25 settembre, scrutatori, presidente e segretario dovranno presenziare anche il pomeriggio di sabato 24. Pertanto, oltre ad avere una importante responsabilità civica, l’impegno richiesto loro è abbastanza gravoso. Per questo motivo è previsto un compenso. Quanto guadagnano presidenti e scrutatori? E quando li pagano?
Elezioni politiche 2022, quanto guadagnano i lavoratori del seggio?
I compensi variano a seconda del tipo di consultazione elettorale. Nella Circolare 54 del 2022, il ministero dell’Interno ha aggiornato le quote dei compensi in occasione della tornata di referendum e amministrative dello scorso giugno. Di norma, per le elezioni politiche e quelle comunali è previsto lo stesso compenso, che invece cambia a seconda del ruolo che si ricopre nel seggio elettorale:
- nei seggi ordinari, a scrutatore e segretario viene riconosciuto un compenso pari a 120 euro;
- ai presidenti può essere riconosciuto un compenso fino a 150 euro.
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Compenso presidenti e scrutatori elezioni 2022, quando arriva?
Non c’è una data fissa per la riscossione del compenso che spetta a presidente, segretario e scrutatori di seggio e i tempi differiscono probabilmente da comune a comune.
In linea di massima, il pagamento potrebbe arrivare da un minimo di 15-20 giorni dopo le elezioni fino a un massimo di 1 mese dopo. In questo caso, dunque, l’accredito potrebbe partire dalla decina di ottobre e proseguire fino alla fine del mese. Tuttavia, in alcuni casi l’accredito potrebbe anche tardare e slittare di un ulteriore mese: tutto dipende dalla tempistica con cui vengono adottati i provvedimenti di spesa da ogni Comune.
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