I sostegni della Politica Agricola Comune, in breve PAC, saranno erogati alle imprese agricole a patto che queste rispettino determinate regole.
Lo hanno stabilito con un decreto di soli 7 articoli i Ministri dell’Interno, delle Politiche Agricole, del Lavoro e della Salute in base alle modalità di funzionamento della condizionalità sociale, la nuova disciplina prevista nella riforma della Politica Agricola Comune per il 2023/2027 che entrerà in vigore dal prossimo 1° gennaio.
Il provvedimento istituisce il sistema che assicura il flusso di informazioni dalle autorità nazionali competenti per l’attuazione della normativa sul lavoro, sulla salute e sulla sicurezza dei lavoratori, verso gli organismi pagatori che detengono la responsabilità di erogare alle imprese agricole i sostegni della PAC e di applicare le sanzioni a carico di chi commette irregolarità.
Sostegni aziende agricole 2023: le regole da rispettare
Per essere in regola con le disposizioni sulla condizionalità sociale, l’impresa agricola è tenuta a rispettare le direttive europee e le corrispondenti norme nazionali. In particolare, l’impresa deve rispettare:
- le norme in materia di contratto di lavoro e di condizioni di lavoro trasparenti e prevedibili (direttiva 2019/1152);
- le misure per migliorare la sicurezza e la salute dei lavoratori (direttiva 89/391);
- i requisiti minimi di sicurezza e di salute per l’uso delle attrezzature da lavoro (direttiva 2009/104).
Le imprese inadempienti incapperanno in sanzioni.
Sostegni aziende agricole 2023: le sanzioni
Il provvedimento stabilisce anche le eventuali sanzioni da applicare a carico di chi commette irregolarità di varia natura, come quelle di tipo ambientale e, per l’appunto, di diritto dei lavoratori.
A spiegare cosa prevedono tali sanzioni è Italia Oggi, che nell’edizione in edicola mercoledì 16 novembre nella sezione dedicata all’agricoltura spiega:
“Quando gli organismi pagatori riceveranno informazioni su irregolarità commesse dalle imprese agricole, scatterà la sanzione sotto forma di taglio ai trasferimenti PAC al beneficiario. L’entità delle ammende sarà calcolata in base all’intenzionalità, alla gravità e alla durata dell’infrazione.”
In pratica, l’integrale erogazione dei pagamenti diretti del primo pilastro e degli interventi a superficie dello sviluppo rurale (comprese le cosiddette indennità compensative per le aree svantaggiate) sarà corrisposta all’impresa agricola a condizione che si accerti il rispetto dei requisiti di legge, stabiliti a livello europeo e nazionale, in relazione alle condizioni dei lavoratori e agli obblighi a carico dei datori di lavoro.