Dopo giorni di mobilitazioni sindacali in tutta Italia, davanti ai Palazzi di Governo locali, c’è stato ieri l’incontro tra le parti sociali per il rinnovo del CCNL Vigilanza Privata e Servizi Fiduciari fermo da circa 8 anni.
Incontro “durato meno di un’ora”, scrive il sindacato Uiltucs in una nota, perchè l’epilogo è stato lo “stop al negoziato”.
“Nulla di fatto”, si legge, “le associazioni datoriali non hanno formulato alcuna nuova proposta per l’aumento salariale, dichiarando di avere necessità di ulteriore confronto al loro interno e con le aziende per comprendere se vi sarà la condizione per avanzarla in un prossimo incontro”. Risposte che hanno provocato l’ira dei sindacati, che auspicavano in un diverso atteggiamento da parte delle Aziende visto anche le istanze di ‘intervento’ inviate al Governo e le molteplici dichiarazioni di solidarietà espresse dal mondo politico verso i lavoratori addetti alla sicurezza.
“Solo ove le associazioni datoriali riterranno di essere in grado di formulare un‘ipotesi migliore della precedente, la UILTuCS sarà disponibile a riprendere il confronto. Conseguentemente – conclude la nota – , si conferma l’indicazione di proseguire con ogni azione di mobilitazione e vertenziale utile a sostenere il diritto dei lavoratori e delle lavoratrici ad un nuovo Ccnl”.