Reddito di Cittadinanza ‘amaro’ per molti percettori che hanno ricevuto la ricarica di gennaio 2023. Improvvisi tagli sono giunti al normale importo mensile. Perchè? Si tratta dei conguagli operati da INPS? Non sempre. Vediamo nei dettagli.
RdC gennaio 2023: perchè ho preso meno?
Reddito di Cittadinanza gennaio 2023, per alcuni percettori la ricarica è stata più bassa. Secondo quanto si rileva i tagli sono stati di importi molto sostanziosi, anche di 500 euro, come nel caso di questo beneficiario che ha avuto un abbattimento di 540:
Ma di cosa si tratta? Non certo dei conguagli che, difficilmente portano a queste rimodulazioni. Si tratta del nuovo importo che spetta a chi ha presentato l’ISEE Ordinario in luogo dell’ISEE corrente. In altri termini fino al mese precedente la ricarica era commisurata in base all’ISEE corrente.
ISEE corrente 2023: quando si presenta?
L’ISEE corrente quando c’è una variazione rilevante della situazione reddituale, quindi una variazione riguardante:
- reddito da lavoro dipendente, pensione, redditi assimilati;
- redditi derivanti da attività d’impresa o di lavoro autonomo;
- trattamenti assistenziali, previdenziali e indennitari.
È possibile richiedere l’ISEE corrente solo a partire dal 1° gennaio (fino al 31 marzo) di ogni anno, a seguito della sola variazione della situazione reddituale complessiva del nucleo familiare, superiore al 25% rispetto a quella individuata nell’ISEE ordinario dello stesso anno.
Ma l’ISEE corrente può essere presentato anche quando c’è una variazione di tipo patrimoniale superiore del 20% rispetto a quella indicata e calcolata nella ISEE Ordinario. In questo caso, l’ISEE corrente va richiesto dal 1° aprile (fino al 31 dicembre) di ogni anno.