HomeEvidenzaRiforma Fiscale 2023, novità Stop Sanzioni in 2 casi

Riforma Fiscale 2023, novità Stop Sanzioni in 2 casi

Riforma fiscale 2023 oggi sarà esaminata dal Consiglio dei Ministri la bozza di Decreto che circola da giorni.

Tra le novità che Tuttolavoro24.it ha potuto leggere in esclusiva per i suoi lettori, si prevede un nuovo regime di sanzioni in caso di evasione fiscale.

  • meno sequestri e nessun giudizio penale per gli evasori che si accordano con il Fisco e versano tutto il dovuto;
  • nessun reato sarà contestato, quando il mancato versamento delle imposte è attribuito a cause oggettive che non dipendono dalla volontà del contribuente.

Ulteriori anticipazioni sono arrivate ieri dal Presidente del Consiglio Giorgia Meloni che rispondendo al Question time alla Camera, ha rimarcato come la delega al vaglio del Consiglio dei ministri è «basata su tre principi cardine: riduzione della pressione fiscale; un nuovo rapporto non vessatorio ma paritetico tra Stato e contribuente e reale lotta all’evasione fiscale». Proprio su quest’ultimo punto, come detto, la Delega aggiunge delle novità che fino ad oggi non erano emerse e che riguardano sia le sanzioni amministrative che quelle penali.

Attualmente chi non versa le tasse viene perseguito sia per via amministrativa dall’Agenzia delle Entrate, che per via penale dalla giustizia.

Una volta saldato il debito con il Fisco non si chiude automaticamente il giudizio penale che va comunque avanti. La delega stabilisce invece, che il giudice penale sarà «obbligato» a tenere conto di quanto potrà accadere in sede amministrativa o giudiziale e quindi di eventuali definizioni tra le parti.

In altri termini se l’impresa o il contribuente si accorda con il Fisco, la via giudiziaria deve cessare.

Ulteriore novità è che, non sarà considerato un reato fiscale, l’impossibilità sopraggiunta di far fronte al pagamento del tributo se questo “non dipende da fatti imputabili al soggetto stesso“.

Come spiegato dalla relazione illustrativa che accompagna la Bozza della legge delega, bisogna “evitare che il contribuente debba subire conseguenze penali anche in caso di fatti a lui non imputabili”. 

Riguardo invece alle sanzioni amministrative, anche queste saranno riviste al ribasso. Come riportato dalla relazione, il carico delle sanzioni sarà “attenuato” riconducendolo agli “standard degli altri Paesi europei”.

Il Vice Ministro dell’Economia, Maurizio Leo, lo aveva già rimarcato più volte di come le sanzioni in Italia fossero sproporzionate. Basta considerare che, quelle relative sugli omessi versamenti dellIVA vanno dal 120 al 240 per cento, contro una media europea del 60 per cento.

Riguardo ai sequestri per equivalente, disposti dai magistrati, potranno essere revocati, a chi ha sottoscritto un piano di estinzione dei debiti fiscali e paga regolarmente le rate. 

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