Dopo una giornata di tensioni, con la mediazione tra Pd e M5S, arriva il sì alla regolarizzazione. Esclusi dalla sanatoria i datori di lavoro condannati per caporalato e i reati di sfruttamento della prostituzione e immigrazione clandestina. La maxi manovra da 55 miliardi dovrebbe essere approvata oggi nel Consiglio dei ministri
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