L’anno scolastico sta per avere inizio: 14 settembre o 24 settembre, come chiedono alcune regioni tra cui Campania e Puglia. Si tratterà della prima esperienza di didattica “in presenza” dopo lo stop di marzo dovuto dall’emergenza epidemiologica. In questi giorni molti Istituti scolastici si accingono a dover fare i conti con le annunciate assenze di molti lavoratori della scuola (insegnati, bidelli, impiegati, ecc.) che, avendo patologie personali, stanno chiedendo di essere qualificati come “lavoratori fragili” e poter essere esonerati dal servizio.
Come sottolinea anche il Presidente dell’Associazione Nazionale Presidi del Lazio Mario Rusconi sulle pagine del quotidiano Il Giornale in Edicola oggi il problema è che mancano direttive precise sulla gestione di queste «assenze» (per leggere la news di TuttoLavoro24.it proprio su questo tema clicca qui).
“La fragilità spiega Rusconi «deve essere ben codificata perchè rischiamo che i professionisti davvero fragili non ne facciano richiesta per un senso del dovere, mentre altri che non ne hanno davvero bisogno vengano esonerati». Correrà ai ripari il Comitato Tecnico Scientifico: per evitare di trovarsi con 3/400 mila docenti esonerati per motivi di salute si restringerà il concetto di lavoratore fragile solo a chi soffre di gravi patologie croniche”.
Dunque la soluzione all’annunciato problema delle assenze dovute ai certificati dei lavoratori della scuola potrebbe essere proprio nelle mani del Comitato Tecnico Scientifico che andrebbe a restringere la sorveglianza sanitaria eccezionale, sulla quale poi dovrà “operare” l’INAIL ai soli lavoratori affetti da gravi patologie (immunodeficienze da malattie croniche, patologie oncologiche con immunodepressione, ecc.).
