AGI – Sta creando forti polemiche la notizia che la ministra del Lavoro, Nunzia Catalfo, di concerto con il titolare dell’Economia, Roberto Gualtieri, abbiano raddoppiato con un decreto lo stipendio del presidente dell’Inps, Pasquale Tridico. A far accendere ancora di più gli animi dei parlamentari dell’opposizione anche il fatto che il provvedimento sia retroattivo, “forse a dispetto della legge” e sia stato fatto, quasi di nascosto, “in piena estate con la speranza di passare inosservati”, scrive Repubblica.
Lo stipendio del ‘padre’ del reddito di cittadinanza è cosi’ schizzato da 62.000 euro a a 150.000 all’anno, il 50% in piu’ del suo predecessore Tito Boeri che guadagnava 103.000 euro l’anno. La decisione è stata presa dallo stesso Cda dell’istituto di previdenza, in pieno lockdown. Come detto, oltre all’incremento della paga, a Tridico andrebbero corrisposti altri 100.000 euro per gli arretrati, hanno denunciato i sindaci dell’Inps.
L’opposizione va all’attacco e chiede le dimissioni
Il segretario della Lega Matteo Salvini, si dichiara senza parole. “Invece di aumentarsi lo stipendio, prima paghi la cassa integrazione alle centinaia di migliaia di lavoratori che la aspettano da mesi, poi chieda scusa e si dimetta”, tuona.
“Con un decreto interministeriale al presidente dell’Inps Tridico è assegnato un bonus, una tantum, di quasi 100.000 euro, che fa schizzare il suo emolumento annuale dai circa 60.000 euro previsti a circa 150.000”, denuncia il deputato e responsabile nazionale dipartimento Lavoro della Lega Claudio Durigon. “Ma dove sono gli uffici di monitoraggio dell’Inps, quelli che ad agosto avevano denunciato, in una lista di proscrizione pubblica, i furbetti del bonus da 600 euro? Il più furbetto è Tridico che si fa riconoscere premi da capogiro, mentre mezzo milione di italiani stanno ancora aspettando la cassa integrazione dalla primavera. Tridico rinunci al bonus e si dimetta”.
Anche Fratelli d’Italia attacca il presidente dell’Inps. “Non bastavano i disastri compiuti durante il lockdown, adesso il governo attraverso una decisione del ministro Catalfo ha deciso che il presidente Tridico deve essere addirittura premiato con un aumento di stipendio fino a 150.000 euro e addirittura retroattivo, il che comporterà un esborso per lo Stato di circa 100.000 euro. E’ assurdo e tutto questo mentre gli italiani continuano a non ricevere la cassa integrazione e le famiglie sono piegate da una crisi che il governo è incapace a fronteggiare”, afferma il presidente dei senatori di Fratelli d’Italia, Luca Ciriani. “Ma quello che è più grave – prosegue Ciriani – secondo quanto emergerebbe da notizie diffuse dalla stampa, è che questa decisione sarebbe stata presa dallo stesso CdA nel pieno lockdown, proprio quando l’Inps mostrava tutta la sua inadeguatezza. E così mentre gli italiani erano rinchiusi in casa, senza certezze per il proprio domani, c’era chi pensava bene di aumentarsi lo stipendio. Il M5S, che ha indicato Tridico alla presidenza e di cui il ministro Catalfo è espressione, non ha nulla da dire? Presenterò immediatamente un’interrogazione su questa penosa vicenda, affinché si faccia chiarezza e con una piena assunzione di responsabilità da parte di chi ha deciso questa assurda gratificazione”.
Anche il capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera, Francesco Lollobrigida va all’attacco: “Abbiamo capito bene? Stipendio aumentato con effetto retroattivo per il presidente Inps Pasquale Tridico? Lo stesso Tridico, uomo dei Cinquestelle, passato alla storia per il caos della gestione della cassa integrazione e del bonus delle partite Iva, assegno che attendono ancora milioni di cittadini; tra i responsabili dei mancati controlli sui requisiti per l’erogazione del Reddito di cittadinanza, finito infatti anche nelle tasche di criminali e presunti assassini; colui che ad agosto venne in commissione Lavoro alla Camera e invece di riferire puntualmente sullo scandalo del bonus accreditato ai parlamentari furbetti finì col fare un mero comizio elettorale…”.
“Sostanzialmente un incompetente che ha fatto solo danni, che ha mal gestito l’istituto di previdenza con imperdonabili ricadute su milioni di italiani ma che, secondo il Governo Conte, merita addirittura un premio. Mentre gli italiani fanno ancora i conti con la crisi economica, Tridico passa infatti da 62.000 a 150.000 euro di retribuzione: circa il 50% in più di quanto guadagnato dal suo predecessore Boeri. Senza dimenticare la quota di arretrati che a spanne sarebbe di circa 100.000 euro. Adesso basta, la misura è davvero colma. Chiediamo le dimissioni di Tridico e le scuse immediate di tutto l’esecutivo per questa ennesima vergogna firmata Movimento 5 stelle”.
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Fonte: agi.it