Il 15 gennaio il Ministro del Lavoro Nunzia Catalfo ha convocato un tavolo con imprese e sindacati in cui sarà ufficialmente avviata il confronto sulla misure post-emergenziali che decreteranno nei primi mesi del 2021 la fine della cassa integrazione covid19 gratuita per tutte le aziende e la fine del blocco dei licenziamenti, in scadenza al 31 marzo.
Quali sono le misure post-emergenza? Quali tutele pensa di offrire il Governo ai lavoratori che saranno espulsi dal mercato del lavoro a causa del venire meno del “tappo” sui licenziamenti?
Una risposta la dà Il Sole 24 Ore in edicola oggi che parla di interventi per il “potenziamento della Naspi, l’attuale indennità di disoccupazione, che dura un massimo di 24 mesi e dal quarto mese subisce una decurtazione dell’importo. Qui si starebbero esaminando due opzioni alternative: la prima, azzerare il decalage per tutti e 2 gli anni (costo stimato circa 7/800 milioni di euro); la seconda, allungare la Naspi di altri 12 mesi, per un totale di 3 anni in tutto, ma solo per i lavoratori over55 che perdono l’impiego (per questa opzione non è ancora stata calcolata la spesa)”.
(In foto la Ministra del Lavoro Nunzia Catalfo)
