Con una circolare il ministero dell’Interno ha chiarito i dubbi riguardanti i controlli sul Green Pass da parte dei titolari delle attività nei quali è obbligatorio dal 6 agosto.
I controlli potranno essere svolti dal titolare dell’esercizio (bar, ristorante, cinema, palestra, e così via) o dai suoi collaboratori, ma non dovranno necessariamente accertare la corrispondenza con l’identità del cliente richiedendo di mostrare un documento per l’identificazione. Un aspetto questo che mette fine alle polemiche dei giorni scorsi secondo cui il decreto avrebbe affidato un compito di ‘polizia’ ai privati, rispetto al quale era già intervenuta la ministra Lucia Lamorgese anticipando i contenuti della circolare in un’intervista.
Green pass obbligatorio, chi controlla i documenti?
La circolare specifica che gli esercenti delle attività al chiuso, obbligati dall’art.13 del Decreto Green Pass a controllare il possesso della certificazione verde da parte dei clienti, non dovranno controllare anche il documento d’identità dei propri per accertare la corrispondenza con i dati del Green Pass, controllo che invece spetta lecitamente alle forze dell’ordine.
Ciò significa che in condizioni normali, il cliente non è obbligato a mostrare il documento di identificazione a chi nel locale è preposto ad esercitare il controllo dei Green Pass.
Le forze dell’ordine eseguiranno invece controlli a campione. Per quanto riguarda le sanzioni da applicare, se il cliente ha esibito un Green Pass falso ricadrà sullo stesso una multa che va dai 400 ai 1.000 euro, mentre il gestore del locale sarà sollevato da qualsiasi responsabilità. Se invece, anche dopo l’avvenuto controllo delle forze dell’ordine, saranno ancora presenti al tavolo al chiuso clienti sprovvisti di certificazione verde, allora sia titolare o esercente che consumatore verranno sanzionati.
Green pass obbligatorio: cosa ha detto il Garante della privacy
Anche il Garante della Privacy – date le polemiche sollevate – si è espresso a riguardo. I titolari e gestori (o il personale delegato) dei locali al chiuso dovranno controllare che i propri clienti siano provvisti di Green Pass, e possono chiedere loro di mostrare il documento di identità, ma i clienti potranno rifiutarsi di esibirlo.
Nel caso in cui vi siano evidenti incongruenze tra i dati anagrafici indicati sulla certificazione verde e il suo presunto intestatario, qualora il soggetto in questione si rifiuti di mostrare il documento, i controllori saranno tenuti a far intervenire le forze dell’ordine.
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