Lanciata da poche settimane è già tempo di un primo bilancio per l’APP anti-Caporalato che aiuta i braccianti agricoli a spostarsi da casa ai campi (e viceversa) senza cascare nei tranelli dei caporali che offrono servizi di trasporto per poi ridurli in schiavitù e sfruttamento.
Si chiama CAMPO LIBERO e TuttoLavoro.it ha già dedicato un servizio sulla presentazione della nuova funzione (clicca qui).
Secondo quanto rivela Mbaye Ndiaye, uno dei fondatori del ghetto Casa Sankara, alle telecamere di Foggiatoday.it, si può parlare già di ‘successo’. E A distanza di pochi giorni si contano adesioni al 70% mentre si pensava di partire con un iniziale 10%: “Campo Libero è il trasporto della libertà e della dignità” ha sottolineato Ndiaye.
Ndiaye ha ricordato che è un lavoro che è stato realizzato con la collaborazione dei sindacati, le associazioni datoriali, la Regione Puglia, ed è partito da lontano, 7 anni fa, con lo sgombro del ghetto di Rignano.
Il servizio è attivo e sta avendo successo da Casa Sankara, che è anche uno dei punti di raccolta dei braccianti, ma non ancora da Borgo Mezzanone. Ma per avere successo – concludere Ndiaye – deve avere il pieno sostegno degli imprenditori agricoli “altrimenti non si va da nessuna parte”.
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