Quando arriva il Bonus 200 euro ai lavoratori agricoli?
Impossibile dare una risposta univoca. Alcuni lavoratori agricoli hanno già preso il Bonus 200 euro previsto dal Decreto Aiuti. Qualcun altro, invece, è ancora in attesa.
Quali braccianti agricoli hanno già ricevuto il bonus 200 euro? Quali operai invece devono ancora prenderlo? Vediamolo.
Bonus 200 euro agricoli: chi lo ha già preso?
Come anticipato prima, l’erogazione del Bonus 200 euro dipende dal tipo di contratto di lavoro che si ha. Coloro che lo hanno già preso o che comunque sono in procinto di riceverlo sono gli agricoli con contratto di lavoro dipendente in corso a luglio 2022.
Ci si riferisce quindi ai lavoratori assunti con la qualifica di impiegati o operai agricoli a tempo indeterminato o determinato i quali, esattamente come tutti i dipendenti di ogni settore, troveranno il Bonus 200 euro nella busta paga di luglio. A patto, naturalmente, di rispettare il requisito dello sgravio contributivo dello 0,8% nel periodo che va dal 1° gennaio al 23 giugno 2022.
Pertanto, quei lavoratori agricoli che hanno ricevuto la busta di competenza di luglio avranno già avuto l’accredito del Bonus; al contrario, quei braccianti che ancora non hanno preso la busta paga del mese di luglio lo riceveranno durante il mese di agosto. Tutto dipende, insomma, dal giorno del mese in cui si riceve lo stipendio.
Braccianti agricoli, quando arriva il Bonus 200 euro?
Qui l’elenco è un po’ più lungo. Le categorie di operai agricoli che ancora non hanno riscosso il bonus 200 euro sono 2:
- i lavoratori agricoli stagionali, che prenderanno il Bonus 200 euro a partire da ottobre, dopo averne fatto apposita domanda a Inps. La scadenza per le domande è fissata al 31 ottobre 2022.
- i percettori della disoccupazione agricola relativa al 2021, che riceveranno il Bonus a ottobre, insieme all’indennità mensile. Questi non avranno bisogno di fare domanda ma la riceveranno in automatico da Inps.
Infine, rientrano tra gli agricoli che ancora sono in attesa del Bonus quei braccianti con meno di 50 giornate lavorate nel 2021. Il loro destino dipende dall’approvazione del Decreto Aiuti bis. Non c’è ancora l’ufficialità, ma se la proposta di estendere il bonus anche a chi ne era rimasto escluso avanzata dai sindacati passasse, rientrerebbero tra i beneficiari anche coloro che non hanno le 50 giornate di lavoro alle spalle.
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