Nella complessa trattativa per il rinnovo del Contratto Collettivo Nazionale del Comparto Istruzione e Ricerca pesa una scelta politica. Quella che è chiamata a compiere il neo Ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara: dirottare i 300 milioni destinati al fondo del Bonus per premiare i docenti che si impegnano nelle aree ad alta dispersione dove è a rischio la continuità didattica, verso il rinnovo del contratto nazionale. Così da distribuire le risorse tra le varie componenti di costo, a partire dagli aumenti e arretrati per docenti e Ata.
Ecco quanto scrive il quotidiano Il Sole 24 Ore in edicola oggi a proposito delle difficoltà di Valditara, diviso tra il “cancellare da ministro per il Merito il fondo per il medesimo merito, girando le risorse al contratto nazionale oppure scontrarsi con l’opposizione dei sindacati che giudicano i 300milioni indispensabili per la firma dell’unica intesa 2019/2021 ancora lontana dal traguardo nel pubblico impiego non dirigenziale”.
Sul cambio destinazione delle risorse già il precedente Ministro Patrizio Bianchi aveva chiesto un parere al Ministero dell’Economia. Una risposta tecnica si intende, ma è chiaro che la questione è politica e dovrà affrontarla il nuovo Governo a guida Giorgia Meloni. Le risorse, anche se dirottate, non sarebbero comunque insufficienti, ricorda il quotidiano economico. Il rinnovo del contratto Scuola ”vale 2,17 miliardi di maggiore spesa annuale (e oltre 5 iliardi di arretrati che peseranno sulla spesa pubblica del prossimo anno)”.