Bonus 200 euro, dal 28 ottobre partiranno i pagamenti per chi nel 2022 ha percepito la disoccupazione agricola relativa al 2021.
Le date per adesso segnalate da INPS per l’accredito del Bonus sono quelle del 28 e del 31 ottobre e del 4 novembre e interessano più o meno i braccianti agricoli di tutta Italia.
Tuttavia, ci sono alcune zone in cui si verificheranno più pagamenti: sono quelle a maggior stampo agricolo. Vediamole.
Bonus 200 euro su Disoccupazione Agricola, dove paga INPS?
Come accennato sopra, gli accrediti del Bonus 200 euro interessano più o meno indistintamente gli ex braccianti di tutto il territorio italiano.
Ci sono però alcune regioni e aree in cui è presente una maggiore concentrazione di attività agricole, tra aziende, coltivazioni, pesca, allevamenti, ecc. Per questo, segnalazioni più numerose provengono da:
- Emilia Romagna, in particolare da:
- Bologna e provincia (Borgo Tossignano, Calderara di Reno);
- Ferrara;
- Reggio Emilia e provincia (Bagnolo in Piano, Correggio, Montecchio);
- Modena e provincia (Castelfranco Emilia, San Felice sul Panaro);
- Parma.
- Toscana, in particolare da:
- Firenze e provincia (Bagno a Ripoli, Barberino Tavarnelle, Vicchio, Greve in Chianti);
- Arezzo e provincia (Loro Ciuffenna, San Giovanni Valdarno);
- Lucca e provincia (Altopascio);
- Pistoia e provincia (Quarrata, Pescia);
- Livorno (Venturina Terme);
- Siena (Monteriggioni, Poggibonsi, Pienza).
- Lazio, in particolare da:
- Latina e provincia (Sermoneta, Cisterna di Latina, Borgo Montello, Campoverde);
- Roma e provincia (Velletri, Gallicano nel Lazio);
- Frosinone.
- Campania, in particolare da:
- Napoli e provincia (Nola, Palma Campania, Giugliano in Campania);
- Salerno e provincia (Sarno, Battipaglia, Eboli);
- Benevento;
- Avellino e provincia (Altavilla Irpina).
- Puglia, in particolare da:
- Taranto e provincia (Massafra);
- Bari e provincia (Gravina in Puglia, Locorotondo);
- Foggia;
- BAT.
- Calabria, in particolare da:
- Reggio Calabria e provincia (Locri, Delianuova);
- Catanzaro e provincia (Lamezia Terme);
- Cosenza e provincia (Spezzano della Sila, Rossano Calabro).
- Sicilia, in particolare da:
- Messina e provincia (Barcellona Pozzo di Gotto, Santa Lucia del Mela);
- Ragusa e provincia (Vittoria);
- Agrigento;
- Trapani.
Numerose segnalazioni, infine, ci giungono da Asti, Varese, Pesaro e Potenza. Ricordiamo comunque che l’elenco qui proposto non ha carattere di esaustività, bensì è a mero titolo esemplificativo e vuole essere una semplice indicazione di quali siano le province più “attive”.
La situazione dei pagamenti comunque è in evoluzione e TuttoLavoro24.it provvederà come sempre a tenere aggiornati i suoi lettori.