Bonus 3.000 euro previsto dal Decreto Aiuti Quater, è un fringe benefit esentasse che può essere erogato a discrezione delle imprese per ristorare i lavoratori dal rialzo dei costi delel Bollette.
Se il giudizio dei sindacati è una sonora bocciatura perchè divide la platea tra aventi diritto (una parte minoritaria della manodopera) ed esclusi (la maggior parte), non è diversa la posizione di Confindustria.
A spiegare la posizione della Confederazione degli Industriali guidata da Carlo Bonomi è il quotidiano Avvenire in edicola oggi:
“In merito ai premi aziendali (fringe benefit), invece, Bonomi non è molto convinto: «Primo, perché la platea dei lavoratori che potrebbe usufruire di questa agevolazione è molto ridotta: i primi conteggi parlano del 17% della platea dei lavoratori. Secondo, non ci convince perché si sposta la palla nel campo delle imprese. Alcune attività lo potranno erogare, altre in modo parziale e altre non potranno perché non sono nelle condizioni, in questo momento, di avere degli spazi di bilancio e di finanza per poterli pagare»”.
Dunque anche per la confederazione di Viale dell’Astronomia il bonus del Governo Meloni è da bocciare: non tutte le imprese riusciranno ad erogarlo e poi perchè sposta l’onere dal Bilancio pubblico a quello delle Imprese. L’Esecutivo infatti, grazie a questa misura non ha previsto alcun sostegno diretto alle famiglie e ai lavoratori.