Si conclude oggi 7 aprile, con il Venerdì Santo, la Settimana Santa “bancabile” di INPS, visto che ci aspettano il Sabato Santo e due giorni festivi, Pasqua e Pasquetta, in cui non verranno emessi pagamenti. Di conseguenza, questo è il momento per l’Istituto per liquidare le prestazioni rimaste in sospeso: parliamo del Bonus Nido, della NASpI, dell’Assegno Unico su RdC (di marzo) e del Bonus 150 euro.
INPS, pagamenti in corso il Venerdì Santo 7 aprile
Continuano anche oggi 7 aprile gli accrediti del Bonus Nido 2023, ossia il rimborso delle rette di frequenza di asili nido per i figli sotto i 3 anni affetti da gravi patologie croniche. Chi ancora non lo ha richiesto può farlo tranquillamente fino al 31 dicembre, anche se è bene non attendere troppo visto che l’anno scorso i fondi esaurirono prima del termine. Per ricevere la cifra, però, bisognerà che le fatture o le ricevute che attestano i pagamenti già effettuati vengano caricate sul sito, entro il 31 luglio 2024.
L’auspicio è che in giornata possano verificarsi anche le lavorazioni straordinarie dell’Assegno Unico su RdC. Anticipate da TuttoLavoro24.it e poi confermate anche da INPS, sono riservate a coloro che lo scorso marzo non hanno ricevuto la somma integrata al Reddito di Cittadinanza. Se in giornata non si verificassero se ne riparlerà senz’altro dopo Pasqua.
Per quanto riguarda la NASpI di aprile, competenza marzo, INPS ha fissato già svariati appuntamenti per i giorni subito dopo Pasqua. Ma dato che non tutti i beneficiari dell’indennità di disoccupazione sanno già quando riceveranno la somma, è logico pensare che oggi 7 aprile verranno disposti gli ultimi pagamenti della Settimana Santa.
Stesso discorso vale per il Bonus 150 euro: oggi potrebbero verificarsi le ultime disposizioni della settimana, che dovrebbero coinvolgere coloro che hanno diritto all’indennità anti-inflazione in automatico (i titolari di disoccupazione agricola nel 2022, chi lo scorso novembre ha percepito NASpI o DIS-COLL e chi nel 2022 ha beneficiato dei Bonus Covid).
Tornando alla NASpI, in alcuni casi l’importo della disoccupazione di aprile potrebbe essere diverso da quello dei mesi precedenti: più alto, per via della rivalutazione all’inflazione o se ci sono conguagli, più basso, se si tratta dell’ultima mensilità o per effetto del décalage.