Docenti e ATA: il pagamento del Fondo d’Istituto bloccherà il cuneo fiscale e quindi gli aumenti di stipendio che porterà il Decreto Lavoro? Questo il dubbio che sta emergendo tra Docenti e ATA in questi giorni.
Cos’è il Fondo Integrativo d’Istituto?
In Fondo Integrativo d’Istituto si compone di una serie di finanziamenti che le Scuole ricevono per retribuire tutte le attività aggiuntive del personale docente ed Ata.
Il FIS viene considerato quasi come una quattordicesima dal personale della Scuola e il pagamento genera molte aspettative.
Le Scuole inseriscono i pagamenti nei mesi estivi – tra luglio e settembre – tramite la procedura “cedolino unico” sul portale NoiPA.
Il pagamento del FIS aumenta l’imponibile previdenziale?
Coincidenza vuole, quindi, che il pagamento del FIS avvenga proprio durante i mesi nei quali viene applicato il Cuneo Contributivo.
Poiché il FIS è assoggettato a ritenute previdenziali, l’imponibile previdenziale si eleva e la domanda che sorge spontanea è: “l’aumento dell’imponibile contributivo viene considerato per l’eventuale blocco del taglio del cuneo fiscale?“
Il cuneo fiscale verrà bloccato?
A questa domanda risponde la circolare n. 7 dell’INPS del 23 gennaio 2023 che dispone che, se per un singolo mese il dipendente supera l’imponibile previdenziale di 2.692 euro oppure di 1.923 euro si perde il diritto al bonus oppure il bonus viene ridotto di un punto.
Quindi il diritto ai benefici del taglio del cuneo fiscale si perdono solo temporaneamente nel caso si superino i limiti che abbiamo indicato.