HomeEvidenzaColf e Badanti: come non perdere Arretrati Assegno Unico 2023

Colf e Badanti: come non perdere Arretrati Assegno Unico 2023

Colf e Badanti, l’Assegno unico e universale è una misura di sostegno economico per le famiglie che hanno figli a carico, l’importo varia in base al valore ISEE al momento della domanda, tenuto conto anche dell’età, del numero dei figli e di eventuali situazioni di disabilità dei figli stessi.

Colf e badanti: chi ha diritto all’Assegno Unico 2023

Hanno diritto all’erogazione dell’assegno da parte dell’INPS, i lavoratori domestici in qualità di “nuclei familiari” che hanno a loro carico:

  • figli minorenni;
  • figli maggiorenni a carico fino al compimento dei 21 anni a condizione che:
    • frequentino un corso di formazione scolastica/professionale, o un corso di laurea;
    • svolgano un tirocinio o un’attività lavorativa e avere un reddito complessivo inferiore a 8mila euro annui;
    • siano registrati come disoccupati e in cerca di un lavoro presso i servizi pubblici per l’impiego;
    • svolgano il servizio civile universale;
  • per ogni figlio con disabilità a carico, senza limiti di età;
  • per i nuovi nati a decorre dal 7° mese di gravidanza.

Colf e badanti: come non perdere gli arretrati dell’assegno unico 2023

Colf e Badanti che devono presentare per la prima volta la domanda dell’assegno unico e universale, o per chi ha avuto una domanda non accolta o decaduta e adesso sono in possesso dei requisiti, per non perdere gli arretrati, devono presentare la domanda entro il 30 giugno 2023.

Esempio, chi ha i requisiti per presentare la domanda e la presenta il 1° giugno 2023, spetteranno tutti gli arretrati a decorrere dal mese di marzo, invece per le domande presentate dopo il 30 giugno, l’Assegno decorrerà dal mese successivo a quello di presentazione, con la perdita degli arretrati.

Assegno Unico 2023: come presentare la domanda per Colf e badanti

La domanda può essere trasmessa da uno dei due genitori che esercitano la responsabilità genitoriale a prescindere dalla convivenza con il figlio o dal tutore del figlio, e può essere presentata:

  • autonomamente accedendo dal sito INPS al servizio “Assegno unico e universale per i figli a carico” , accessibile con SPID almeno di livello 2, CIE, CNS;
  • contattando da rete fissa il numero verde 803.164 o il numero 06 164.164 da rete mobile;
  • tramite patronato.

Ai nuclei familiari percettori del Reddito di Cittadinanza l’Assegno unico e universale è corrisposto d’ufficio, senza necessità di presentare apposita domanda.

Colf e badanti, requisiti per Assegno Unico 2023

Colf e badanti al momento della presentazione della domanda e per tutta la durata del beneficio, devono essere in possesso congiuntamente dei seguenti requisiti di cittadinanza, residenza e soggiorno:

  • essere cittadino italiano o di uno Stato membro dell’UE, o suo familiare, titolare del diritto di soggiorno anche permanente, oppure essere un cittadino di uno Stato non appartenente all’UE in possesso del permesso di soggiorno UE per soggiornanti di lungo periodo, o titolare di permesso unico di lavoro autorizzato a svolgere un’attività lavorativa per un periodo superiore a 6 mesi o titolare di permesso di soggiorno per motivi di ricerca autorizzato a soggiornare in Italia per un periodo superiore a sei mesi;
  • essere soggetto al pagamento dell’imposta sul reddito in Italia;
  • residente e domiciliazione in Italia;
  • essere o essere stati residenti in Italia per almeno due anni, anche non continuativi, oppure titolare di un contratto di lavoro a tempo indeterminato, o determinato di durata almeno 6 mesi.

Assegno Unico 2023: importi

L’importo dell’Assegno Unico varia a seconda del numero di figli a carico e dell’ISEE. Chi non presenta l’ISEE non perde il diritto alla prestazione, ma perde la cifra adeguata alla sua situazione economica: senza ISEE, infatti, si prenderà il minimo mensile.

Per effettuare la simulazione dell’importo erogato da INPS clicca qui.

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